tutti ci accorgiamo di una trasformazione del mondo verso una maggiore complessita`. il futuro e` incerto e il nostro rapporto con l`ambiente e` sempre piu` difficile: un equilibrio sostenibile sembra molto lontano e la strada per raggiungerlo e` piena di dilemmi. ma in che modo gli alberi, le citta`, gli ecosistemi e tutti gli esseri e le cose che ci circondano, compresi noi stessi, sono piu` complessi? il complesso futuro del mondo si riferisce a profondi cambiamenti materiali nel tessuto stesso della realta`. nuove forme di resistenza alla distruzione della vita stanno emergendo ovunque. i dati hanno colonizzato ogni aspetto della vita e sono l`elemento paradigmatico del nostro secolo. ma un soggetto che si trasforma in un flusso infinito di dati diventa passivo e cosi` smette di essere propriamente un soggetto: lo spazio che dobbiamo riconquistare e` quello dell`azione. piuttosto che chiedere il ritorno della figura cartesiana dell`azione, che pretende di essere il padrone e il possessore della natura, benasayag e cany costruiscono una nuova etica, in cui la coscienza del singolo non e` piu` solitaria e sovrana, ma e` in un rapporto costante con gli ecosistemi in cui abita. non possiamo piu` permetterci di pensare la conoscenza e l`azione come il risultato di un lavoro compiuto sul mondo da un soggetto conoscente, ma come la produzione di rapporti tra il vivente e il suo ambiente. in un mondo nel quale gli effetti delle nostre azioni sono ormai segnati dall`incertezza e dall`impotenza, come possiamo imparare a vivere, pensare e agire? la razionalita` del soggetto moderno, chiuso in se stesso, non ha piu` alcuna presa sulla realta`. dobbiamo imparare a pensare e a vivere a partire da cio` che e` vivente e ci circonda. |