Arbouretum interpretano Gordon Lightfoot. Incredibile album da parte della band hard-psychedelic rock. Una manciata di canzoni rilette alla grande: Carefree Highway, The Wreck of The Edmund Fitzgerald, Protocol e Early Morning Rain. Lightfoot, uno dei maggiori folksingers di sempre, interpretato in modo diretto e pulito, ma con le chitarre arroventate, dagli Arbouretum. Rispetto e onestà, forza e cultura. Una bellissima sorpresa. Edizione in cartoncino, limitata a mille copie, numerate a mano.
Il precedente album della band, Coming Out of the Fog, uscito quattro anni fa, aveva generato molto interesse, al punto di diventare uno dei dischi più cultizzati dell'anno. Questo nuovo lavoro si è fatto attendere molto, anche se in mezzo ai due il cantante Dave Heumann ha pubblicato il suo lavoro solista ( Here in The Deep ). Songs of The Rose continua dove Coming Out of The Fog aveva lasciato. Songwriting classico, con le radici della band affondate non solo nel rock, ma anche in una rilettura molto personale del folk ancestrale. Gli Arbouretum hanno la rara capacità di fare coesistere rock, hard e folk in modo tale, che nessuno dei tre generi riesca a prendere il sopravvento.
Il nuovo lavoro della band di Baltimora che, nel corso di qualche anno, è passata da una stretta nicchia di appassionati ad un forte culto di livello mondiale. Una band ormai al quinto disco che propone una sapiente miscela di rock e folk elettrico, radici e accenni psichedelici. Ma, al contrario dei precedenti, Coming Out of The Fog è anche gradevole, sostenuto da canzoni che possono piacere ad un pubblico variegato, dove sonorità alla Richard Thompson e svisate chitarristiche alla Neil Young & The Crazy Horse, sono le prime cose che vengono a mente sentendo le loro canzoni.
Una rivelazione. Disco del mese su Buscadero di Gennaio.
Quarto album per la band di Baltimora, capitanata da David Heumann e dal bassista Corey Allender. Musica ipnotica, lunghi passaggi strumentali, accenni di psichedelia, punti di contatto coi Grateful Dead.