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in patria, la sua grande opera corale, fernando aramburu ha raccontato una comunita` lacerata dall`odio e dal fanatismo. in questo nuovo, vasto romanzo entra invece nell`animo di un uomo arrabbiato col mondo, e soprattutto deluso da se` stesso, per non aver mai imparato ad amare e per essersi accorto ora, a cinquantaquattro anni, che forse e` troppo tardi. toni e` professore di filosofia in un liceo, ma sente di prendere in giro i suoi allievi sfoderando certezze che e` ben lontano dal possedere. l`ex moglie amalia gli ha lasciato solo rimpianti e rancore, mentre il figlio nikita, problematico fin da piccolo, non gli ha mai dato soddisfazioni. l`unica consolazione della sua esistenza solitaria sono le chiacchierate al bar con l`amico bellagamba, caustico ma con un grande cuore, e l`affetto instancabile di pepa, la cagnolina che lo accompagna nei suoi giri per madrid, in cui toni cerca di liberarsi a poco a poco di
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nicasio ogni giovedi` si reca al cimitero di ortuella per parlare con il nipotino, nuco. non riesce a rassegnarsi all`idea che il bambino non ci sia piu`, che sia morto insieme a tanti altri nell`esplosione di gas che ha distrutto la scuola. e quindi, nella sua testa, continua a portarlo in giro per il paese, a rimproverarlo, a giocare con lui. a partire da un tragico incidente, un fatto di cronaca che nel 1980 sconvolse i paesi baschi e l`intera spagna, fernando aramburu torna nei luoghi e fra la gente di "patria" e mescola finzione e realta` per raccontare la storia di una famiglia che deve affrontare la piu` dolorosa delle perdite. ognuno dei protagonisti reagira` a modo suo, e dovra` trovare in se` la forza per andare avanti. indimenticabile la figura del nonno con la sua lucida follia; ammirevole quella della madre mariaje, che cerca con ostinazione di ricominciare a vivere ma per farlo non puo` continuare a nascondere i segreti su cui ha costruito il suo matrimonio; tenera e dolorosa quella del padre jose` miguel, uomo semplice e goffo, che si aggrappa alla moglie nell`illusione di riuscire a salvare qualcosa. aramburu accompagna il lettore in un`esplorazione psicologica e letteraria. il suo nuovo romanzo e` carico di emozioni profonde e contrastanti, ma soprattutto pieno di amore, l`amore infinito per i figli che unisce e divide, che fa nascere e puo` spezzare le famiglie.
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asier e joseba sono due giovani baschi che, imbevuti di ideologia nazionalista, decidono di lasciare tutto per entrare nell`eta. fernando aramburu torna al mondo di "patria" e questa volta racconta, con umorismo caustico e irriverente, stile veloce e lampi di virtuosismo, l`addestramento alle armi di due ragazzi spediti nella parte basca della francia, e piu` precisamente in una fattoria di allevatori di galline: asier, rigido e disciplinato, e joseba, timido e impacciato, si sottopongono con spirito all`inquadramento e attendono ordini, sospinti dalla forza cieca delle loro convinzioni. proprio quando si sentono pronti all`azione (e sono maledettamente stufi di mangiare sempre pollo) l`eta annuncia in tv la fine della lotta armata e lo scioglimento delle cellule. che fare? ventenni e sprovveduti, senza il becco di un quattrino e travolti da eventi piu` grandi di loro, i due decidono di fondare una nuova organizzazione di cui sono gli unici membri. sotto una pioggia implacabile, tra furtarelli, sequestri, soldi sottratti impunemente e amicizie inaspettate, i due si trovano ad affrontare un`avventura rocambolesca tra il drammatico e il comico, mentre gli ideali si scontrano sempre piu` ferocemente con la nostalgia di casa...
![Patria_-Aramburu_Fernando](cops/big/475313_g.jpg?tit=Patria_-Aramburu_Fernando&r=86)
Con la forza della letteratura, Aramburu ha saputo raccontare una comunità lacerata dal fanatismo, e allo stesso tempo scrivere una storia di gente comune, di affetti, di amicizie e di sentimenti feriti.
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txiki ha otto anni quando per motivi economici la mamma lo manda a vivere dagli zii a san sebastian. lo accoglie di malavoglia il cugino julen, taciturno e scontroso, che pero` in breve tempo gli si affeziona e, nelle loro chiacchierate notturne, cerca di appassionarlo alle idee indipendentiste che gli inculca il parroco del quartiere. l`occhio ingenuo del protagonista bambino fotografa le vicende della famiglia di adozione, dove lo zio vicente, mite e debole, divide la sua vita tra la fabbrica e il bar, mentre l`autoritaria zia maripuy, quella che realmente comanda in casa, non fa che litigare con la figlia mari nieves, ossessionata dagli uomini, che finira` per rimanere incinta di non si sa bene chi. intanto julen viene spinto ad arruolarsi in una banda dell`eta, scelta destinata a generare sofferenza e di cui solo col tempo capira` davvero la portata.
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due famiglie legate a doppio filo, quelle di joxian e del txato, cresciuti entrambi nello stesso paesino alle porte di san sebastian, vicini di casa, inseparabili nelle serate all`osteria e nelle domeniche in bicicletta. e anche le loro mogli, miren e bittori, erano legate da una solida amicizia, cosi` come i loro figli, compagni di giochi e di studi tra gli anni settanta e ottanta. ma poi un evento tragico ha scavato un cratere nelle loro vite, spezzate per sempre in un prima e un dopo: il txato, con la sua impresa di trasporti, e` stato preso di mira dall`eta, e dopo una serie di messaggi intimidatori a cui ha testardamente rifiutato di piegarsi, e` caduto vittima di un attentato. bittori se n`e` andata, non riuscendo piu` a vivere nel posto in cui le hanno ammazzato il marito, il posto in cui la sua presenza non e` piu` gradita, perche` le vittime danno fastidio. anche a quelli che un tempo si proclamavano amici. anche a quei vicini di casa che sono forse i genitori, il fratello, la sorella di un assassino. passano gli anni, ma bittori non rinuncia a pretendere la verita` e a farsi chiedere perdono, a cercare la via verso una riconciliazione necessaria non solo per lei, ma per tutte le persone coinvolte. con la forza della letteratura, fernando aramburu ha saputo raccontare una comunita` lacerata, e allo stesso tempo scrivere una storia di gente comune, di affetti, di amicizie, di sentimenti feriti: un romanzo da accostare ai grandi modelli narrativi che hanno fatto dell`universo famiglia il fulcro morale, il centro vitale della loro trama.
![Pesci_Dell%60amarezza_-Aramburu_Fernando](cops/big/9788883732140g.jpg?tit=Pesci_Dell%60amarezza_-Aramburu_Fernando&r=83)
un padre si aggrappa alla routine e alla cura maniacale dei pesci del suo acquario per non affrontare il trauma della figlia invalida; una coppia, infastidita dalle minacce dei terroristi contro un vicino, desidera solo che quest`ultimo cambi rapidamente casa; una ragazza ricorda un vecchio compagno di giochi che poi diverra` suo complice nella preparazione di un attentato; una donna cerca di resistere in tutti i modi alla violenza di chi vuole che lasci il paese... fernando aramburu, basco anche lui, ma che da anni vive in germania, utilizza il conflitto basco come materiale per un libro che ha scosso le coscienze degli spagnoli. una successione di storie, tutte ambientate in quel lembo di terra stretto tra l`atlantico e i pirenei, che mettono al centro del loro interesse non tanto i protagonisti di questa guerra senza fine, quanto la gente comune che, senza nessuna colpa, paga in prima persona il clima di violenza e odio. con una parola presa in prestito dalla cronaca dei nostri giorni, i veri protagonisti di queste storie sono "i danni collaterali" delle azioni terroristiche e della repressione della polizia. le vittime involontarie dell`ultimo gruppo terroristico dell`europa occidentale.