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il desiderio profondo del singolo uomo, cosi` come il bisogno della specie a cui appartiene, non e` centrato sulla figura del nemico e della guerra, ma al contrario su condizioni che permettano l`amicizia e l`amore. sono queste le risposte adeguate alla fragilita` della nostra condizione che ha sempre bisogno di
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vittorino andreoli per la prima volta pone sul lettino dello psichiatra i temi dell`economia e mette a nudo la societa` moderna, ossessionata dal denaro, terrorizzata dallo spettro della poverta`. quando i soldi si insinuano nella vita delle persone instillando dubbi, minando ogni sicurezza, mettendo in crisi le altre certezze; quando i soldi si trasformano in un virus che produce i sintomi della malattia, l`economia non basta. la psicologia ci aiuta a spiegare e a comprendere la natura illusoria del denaro - la falsa promessa che tutto si possa comprare, anche gli affetti - per ricondurlo invece alla sua condizione di semplice strumento, il cui uso irrazionale e scriteriato puo` arrivare a trasformare le esigenze in dipendenza, i desideri in angoscia. quello che andreoli ci propone non e` una nuova teoria economica ne` una facile soluzione consolatoria, ma una riflessione su come anche l`etica sia potuta diventare oggetto di contrattazione, un percorso per riappropriarsi del vero significato della vita, delle relazioni interpersonali e del vivere civile.
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poco meno che ventenne, vittorino andreoli varca per la prima volta la soglia di un manicomio. e l`inizio di una grande passione, di una lunga carriera a stretto contatto con i matti, con le grandi questioni della ricerca, con le drammatiche esigenze dei malati di mente, fino all`ultimo giorno, quello della decisione di abbandonare per sempre i luoghi della follia. anni di osservazione, di esperienze forti, scoperte appassionanti e avvilenti frustrazioni di fronte al dolore psichico: storie di pazienti che rivivono in queste pagine, nelle memorie di un medico che ha visto cambiare la psichiatria e che ha contribuito ad alcune delle sue importanti trasformazioni. un documento prezioso, ma soprattutto un percorso sincero, autobiografico, pieno di affetto, dentro una condizione umana cosi` misteriosa, che riguarda tutti da vicino. perche` i matti sono uomini tra gli altri uomini.
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"dopo sei anni dalla prima pubblicazione, questo libro ritorna, il dolore che si e` caricato su questi anni lo ha reso meno strano, lo pone davanti agli occhi come qualcosa di utile per capire eventi che ci sono apparsi assurdi, demoniaci e hanno persino attivato teorie del maligno che appartenevano a secoli ormai lontani. c`e` bisogno di capire che cosa sia questa pulsione nell`uomo, considerare la sua pericolosita`, il bisogno del suo controllo, riaprire la necessita` di un`educazione sui principi che riguardano il rispetto dell`altro, l`accettazione di quel "non uccidere" che si propone come imperativo e` segno evidente che rappresenta un rischio alto e puo` portare a fare di ciascuno di noi un assassino." (vittorino andreoli)
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a tutti noi e` capitato di restare sorpresi per un improvviso scatto d`ira o per un attacco d`ansia, per manifestazioni che ci sembrano inconciliabili con una condizione di "normalita`". si tratta della rivelazione di un disagio profondo o semplicemente dell`altra faccia di una condizione del tutto ordinaria? il nuovo libro di andreoli e` dedicato proprio a queste "piccole follie quotidiane".
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l`amore e` un bisogno dell`uomo: un legame che mette insieme due persone facendo trovare a ognuno sicurezza nell`altro. la sorgente dell`amore si lega alla percezione del proprio limite, della fragilita` umana. non riguarda solo "lui" e "lei", esiste anche tra fratelli, tra padre e figlio, tra madre e figlio. c`e` nell`adolescenza, diverso da quello che nasce nella vecchiaia. domina la convinzione che l`amore appartenga alla magia, che sia promosso da "un colpo di fulmine", da "un`attrazione fatale", fino all`immagine di due mezze mele che per caso costituiscono, nell`unione, un frutto unico. ma e` una mitologia da superare. questa lettera e` rivolta a tutti, giovani e adulti, e mostra che un "vero" amore e` una costruzione e richiede la verifica di condizioni che emergono dall`esperienza quotidiana. non si riducono all`attrazione o alle emozioni di una "sera indimenticabile". non basta un semplice contratto, ma occorre godere della condivisione e ancor piu` del compromesso, inteso come saper trasformare due idee diverse in un`unica visione: una risorsa sottovalutata ma necessaria, affinche` la relazione d`amore disegni una storia esistenziale che gode del presente, ma senza dimenticare il futuro, come lo spazio dei desideri. solo cosi` si perpetua quella "forza straordinaria che e` parte inestricabile dell`umano".
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da una parte il cervello, uno degli organi piu` complessi del corpo umano; dall`altra il denaro, come strumento da lungo tempo utilizzato per favorire il commercio, le attivita` umane e l`organizzazione stessa della societa`. il loro rapporto non e` mai stato semplice. gia` aristotele distingueva tra cio` che e`
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la contaminazione esprime la paura di essere invasi da qualcosa o da qualcuno e mette in crisi la nostra singolarita`. esiste dai tempi piu` lontani: la ritroviamo nel noli me tangere di gesu` nel vangelo e nel cristianesimo con il rito del battesimo che toglie i peccati dell`uomo, ma anche in altre religioni, nelle caste degli intoccabili, nella presunta purezza dell`ordine nobiliare e nella discriminazione delle razze. risponde a un bisogno di identita` ed e` letteralmente esplosa con la pandemia di coronavirus, rispetto a cui i comportamenti dell`uomo sono stati incredibilmente simili in tutto il mondo, sul piano individuale e di gruppo, al di la` delle differenze nazionali e culturali. una concordanza fondata su elementi biologici che la paura del virus ha attivato, facendo presa dunque sulla costituzione generale ed essenziale della specie umana. come ci ha cambiato questa esperienza collettiva, arrivata in un`era di vera e propria
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il dolore, fisico e forse soprattutto mentale, e` una delle caratteristiche della specie umana e non e` accettabile che l`argomento continui a rimanere un tabu`, come se non fosse parte della storia comune a ciascun esser vivente. per questo e` importante raccontarlo: e` un modo di affrontarlo ed elaborarlo, di vedere e ascoltare in modo autentico le persone che vivono vicino a noi ma anche noi stessi e la sofferenza che fa parte della nostra vita. vittorino andreoli affronta questo particolare
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rancore, superbia, esclusione. sono alcune delle parole d`ordine della societa` in cui viviamo che portano a situazioni di conflittualita` a ogni livello, da quello della famiglia a quello politico nazionale e internazionale. nel suo nuovo libro vittorino andreoli parte proprio dalle parole capaci di promuovere pace o guerra per riscoprire il senso e la necessita` della riconciliazione con se stessi e con gli altri. un obiettivo di cui si sente sempre piu` il bisogno, liberatorio nei ritmi di una vita spesso frenetica. abbiamo assaporato il gusto di un dibattito placato per qualche settimana in piena emergenza pandemica, ma in generale l`esigenza di una