le playlist sono diventate ancora di piu il sistema prevalente di ascolto della musica, ma lo sono diventate in un modo soprattutto preconfezionato, come nelle vecchie compilation, assai distante da quello inteso dal titolo di questo libro. libro che ha opposte intenzioni, sovversive e spericolate: ovvero di essere uno strumento per chi voglia ascoltarle e goderle, le canzoni, e poi scegliersele, oltre che di essere una piacevole lettura. in una cosa e in effetti adeguato alle abitudini contemporanee, invece: lo si legge come scrollando una timeline, storia dopo storia, o anche saltando di link in link, o aprendo delle pagine a caso. magari un giorno potremo control-cliccare su qualsiasi titolo su spotify e ottenere ogni informazione su quella determinata canzone: e magari saranno anche troppe informazioni, e ne vorremo meno. e un libro che serve anche a questo, come il lavoro di ogni deejay: a proporre delle scelte. oltre che a raccontare la musica di cui e fatta la vita non attraverso cronologie, epopee, genealogie, storie del rock ed enciclopedie di artisti, ma raccontando la cosa vera: le canzoni.
a settant`anni dalla morte - e a oltre cento dalla nascita - questo libro diventa l`occasione per riprendersi la figura di charlie parker, sequestrata da troppi cliche. parker attraversa la storia americana del novecento e tutte le arti: la musica, certo, ma anche letteratura, cinema, teatro, pittura, scultura, graphic novel, danza, moda. la storia di parker va riletta come uno scrigno di tesori "culturali" dove si trovano capolavori di creativita: romanzi di julio cortazar, percival everett e james ellroy, graphic novel di munoz & sampayo, dipinti di basquiat, il teatro di leo de berardinis, il cinema di clint eastwood, le coreografie di alvin ailey e l`opera di tanti altri artisti. lo sfruttamento dell`icona prevede anche la comparsa come "santino" nei testi di canzoni dal punk all`hip-hop, dai red hot chili peppers agli steely dan. dietro la "maschera" di bird si cela la dicotomia tra l`artista e l`uomo, il maledetto e il borghese. charlie "bird" parker (1920-1955) occupa un posto speciale nella short list di chi ha cambiato il corso del jazz. insieme a dizzy gillespie e stato il maggior artefice di un linguaggio avanzato, ribelle, cool come il bebop. la sua brillantezza solistica ha generato una schiera infinita di imitatori, la vita dissoluta ha segnato le cronache del dopoguerra. il primo bootleg della storia ha catturato il suono del suo sax alto. parker e un modernista della statura di picasso, dirompente come hendrix: una figura ancora pulsante per i contemporanei. origina un vortice culturale che tiene insieme jack kerouac e langston hughes, miles davis e igor stravinskij, sonny rollins e stefan wolpe, bob dylan e i manhattan transfer, leonard feather e lester bangs, walter winchell e lenny bruce, popeye e i film western, i manganelli e la benzedrina. in questo libro, "bird" e riletto in tutti i modi possibili e anche in quelli impensabili: viene ripercorsa la sua vita da romanzo tramite fonti alternative (e qualche raro documento d`epoca), con chicche da