
a lume di candela o su un prato fiorito, in cucina o - le piu fortunate - in una stanza tutta per se, le donne hanno sempre letto. e fintanto che i loro occhi si posavano su libri scelti dagli uomini, non hanno mai fatto troppa paura. cosi, per secoli, le donne hanno conosciuto solo gli scritti dei padri, gli stessi che fin da bambina anche dacia maraini ha divorato, e che hanno nutrito la sua fantasia. poi, da adolescente, con la curiosita ribelle di chi per leggere ha spesso rinunciato a giochi e gite in spiaggia, si e chiesta dove fossero i libri delle madri: perche faticava a trovarli in biblioteca? perche la critica se ne occupava quasi con condiscendenza? lo avrebbe scoperto presto, la ragazzina che sarebbe diventata scrittrice: le madri esistevano eccome e non avevano nulla da invidiare ai padri, ma la storia le aveva dimenticate, censurate, o piu spesso ignorate. tra le pagine di questo libro, dacia maraini ce le racconta, disegnando attraverso le loro storie e le loro parole una mappa luminosa e appassionata delle scrittrici che hanno abitato la sua immaginazione, che ha amato, studiato o incontrato: dalle mistiche alle cortigiane, dalle monache disobbedienti alle rivoluzionarie, passando per le romanziere dell?ottocento, le teoriche del femminismo novecentesco e le vincitrici di premi nobel. un viaggio inaspettato e intimo che attraversa e reinterpreta la storia della letteratura, da vibia perpetua a michela murgia, intrecciandola alle vite ordinarie o straordinarie delle donne che hanno fatto della scrittura uno strumento di liberta, cambiando il nostro modo di guardare il mondo.