
'N Sync,Master P,DMX etc.

giunto al suo trentesimo anno, il protagonista del racconto che da` il titolo a questo libro avverte che sta entrando in una zona della vita dove i nomi si scollano dalle cose, le cose vagano sospese, la spinta a muoversi si arresta per un lungo momento. qualcosa di simile e` sottinteso nella nascita di questo libro: dopo aver sbalordito con la precoce perfezione e felicita` delle sue liriche, ingeborg bachmann sembro` ritrarsi, dopo i trent`anni, in un suo nuovo regno della prosa, che qui si manifesta per la prima volta (1961). ed e` un mondo doloroso, ambiguo, investito da onde di delirio. ma soprattutto e` un mondo dove nulla viene lasciato nella cornice dei suoi significati prestabiliti. qui sui fatti, sulle minuzie di un processo o su un grandioso sentimento, si posa uno sguardo ardente e lucido, come se tutto cio` che esiste venisse messo alla prova di un`altra possibilita`, forse quella a cui musil alludeva chiamandola "l`altro stato". letti oggi, questi racconti rivelano con nettezza certi caratteri che sfuggivano ai primi lettori ammirati. innanzitutto l`agilita` e trasparenza della lingua, che rimanda a "una sorta di dolcezza austriaca", quel clima in cui la bachmann stessa riconosceva la sua unica affinita` con rilke. poi la sicurezza nello sfuggire alle innumerevoli stoltezze che donne e uomini si raccontano sui loro rapporti. infine la capacita` di lasciar trasparire, dietro ogni vicenda, l`ombra di una "partenza verso l`assoluto".



e il 1987. nella stessa giornata roy cady scopre due cose: ha un male incurabile, e il boss di new orleans per cui lavora lo vuole morto. scappando accetta di portare con se l?unica altra sopravvissuta all?agguato che avrebbe dovuto ucciderlo, rocky, una prostituta adolescente con una sorellina di tre anni. i tre trovano rifugio in texas, a galveston, in un motel scalcinato in cui si raccolgono anime derelitte accomunate dalla perdita, da destini inesorabili, da solitudini sconfinate e da una vaga ma tenace speranza. nic pizzolatto, gia creatore e autore della serie di culto true detective ci consegna un noir magistrale, la cui onesta e potenza hanno eguali solo nei maestri assoluti del genere: james ellroy, cormac mccarthy, denis johnson. con una prosa asciutta e malinconica e atmosfere febbricitanti dalla bellezza quasi insostenibile, galveston e un viaggio nei cupi paesaggi acquitrinosi del golfo del messico, tra hotel decrepiti e bar malfamati infestati dagli spettri di tutte le vite trascorse, un mondo di ombre dove il passato e una chimera quanto il futuro, in cui pero, come miraggi esalati dal calore della roccia in un deserto, scintillano fugaci bagliori di grazia.