


le storie e le leggende che circondano i "mitici" eroi eponimi delle due piu` importanti citta` del mondo antico: atene e roma. teseo, che per conquistare la capitale dell`attica dovette vincere le terribili arti magiche della matrigna medea, e successivamente uccidere il minotauro, sconfiggere le amazzoni (e ne sposo` la regina, ippolita), partecipare all`impresa degli argonauti, e svolgere un`attivita` di legislatore e di riformatore religioso. altrettanto drammatica e` la storia di romolo: figlio di marte e di rea silvia, assassino del fratello all`atto della fondazione di roma, predone di donne ai danni del popolo dei sabini, re guerriero di un popolo di esiliati da altre citta`, ma al tempo stesso legislatore sia in campo religioso sia civile.




la narrativa conradiana degli esordi, a cui appartiene un reietto delle isole, e` basata sulle esperienze dirette della vita marinara che lo scrittore condusse in gioventu`. questi romanzi vennero letti inizialmente, dai contemporanei, come storie esotico-romantiche. ma le opere di conrad nascondono una dimensione coloniale. la trilogia a cui appartiene questo libro presenta una curiosa combinazione di schemi tipici del romanzo popolare e di analisi anti-romantiche e disperate della corruzione morale. nel romanzo, l`impresa coloniale britannica diventa metafora della violazione, sventurato passaggio verso il buio delle follia da cui e` impossibile fare ritorno.


aveva venticinque anni, yasmina reza, quando ha scritto questa pie`ce, e ci si stupisce, rileggendola oggi, nel vedere a che punto avesse gia` affinato i suoi strumenti: una scrittura da cui viene espulso tutto il superfluo (, come lo chiama lei); un ritmo scandito da pochissimi elementi (le pause, i momenti di buio); la capacita` di far intuire allo spettatore (e al lettore) gli stati d`animo dei personaggi, e le dinamiche che si stabiliscono tra loro, mediante gesti minimi, frasi in apparenza anodine, scambi di occhiate; e la strepitosa abilita`, che e` solo sua, nel mescolare il registro del comico e quello del tragico. perfino, come in questo caso, nelle ore successive alla cerimonia con cui tre fratelli, insieme alla ex compagna di uno di loro e a uno zio munito di consorte, hanno seppellito il padre nel giardino di casa. quello a cui assisteremo sara` l`affiorare di conflitti latenti, antiche gelosie, dolori e rancori la cui rimozione ha provocato piaghe mai rimarginate. il velo sui segreti di famiglia si solleva a poco a poco - o si lacera con violenza - davanti agli occhi del lettore (e dello spettatore), fino alla catarsi. e sullo sfondo una domanda: ma papa` se la faceva o no la signora della pedicure?

Germania 1981. 103 minuti. Con Jutta Lampe, Barbara Sukowa, Rudiger Vogler.


Ultimate Record Collector Uk
Questo mese numero dedicato a Lana Del Ray.
Rivista in lingua inglese

"ma un teatro-laboratorio che cosa e`? chi ne sa qualcosa? perche` `teatro-laboratorio`?" e la domanda rivolta - dopo quarant`anni di attivita` da eugenio barba, fondatore dell`odin teatret, a se stesso e a chi ha condiviso con lui un`avventura teatrale diversa, che non si e` mai lasciata classificare nei tempi e nei modi della normale produzione dello spettacolo. questo libro e` il racconto del dibattito seguito a quella domanda, un dibattito durato quattro anni e che si e` snodato geograficamente da scilla, nella punta dello stivale italiano, ad arhus, nel nord della danimarca. i teatri-laboratorio sono un argomento appassionante, perche` costituiscono un problema teatrale profondo e al tempo stesso quasi sconosciuto, diffusissimo, poliforme e insieme, spesso, invisibile. sono, infatti, un ossimoro incarnato: "laboratorio", a teatro, sono le attivita` preparatorie non direttamente finalizzate a uno spettacolo, dunque una contraddizione in termini.