
L'album della svolta RnB del canadese. Da rivalutare.

Edizione rimasterizzata 2003 con 7 bonus tracks (3 inedite)

Il secondo EP di 6 canzoni, seguito di Paradise Alone uscito circa sei mesi fa, conferma la band canadese come una delle più eccitanti realtà classic rock in circolazione. Calati nei seventies fin dall'immagine di copertina, i cinque ragazzi di Toronto lasciano partire esplosioni di chitarre e pianoforte dal mood sudista,, armonie influenzate dalla Marshall Tucker Band e sintonie vocali sulle corde di C.S.N. & Y.. Insomma sono uno di quei gruppi che fanno venire voglia di aprire l'armadio vintage e indossare pantaloni a zampa per viaggiare verso altre dimensioni, fra svolazzi folk e avventure in vari generi.

Definiti dalla critica " un incrocio tra il rock alternativo degli anni novanta con il classic rock dei settanta", i Brown Horse sono un sestetto inglese che suona una musica eccitante e coinvolgente con le chitarre in primo piano e una collegialità tale per cui quasi tutti i membri partecipano al songwriting e fornisconoo le parti vocali soliste. Ci sono ballate in odor di California e pezzi più muscolari in orbita classic rock che li impongono come cridibili interpreti del genere Americana pur essendo nati nell'est dell'Inghilterra.

Raccolta tributo ai Germs, con Meat Puppets, Mike Watt, Flea, J Mascis, Melvins ecc.

Superata la crisi creativa e personale che l'aveva bloccato all'inizio della pandemia, il cantante dei The National pubblica il suo secondo disco solista, che fin dal titolo sembra suggerire che la creazione artistica riguardi l'immersione nel profondo della propria interiorità per portare in superficie i frammenti di realtà utili a dare un senso all'intera esistenza. Con il contributo di un nutrito gruppo di ospiti, Get Drunk prende spunto dalle sonorità elettriche della band ma alla fine trova una propria strada con Berninger che canta benissimo, probabilmente come mai prima era successo, e scrive una manciata di canzoni al cospetto delle quali non si può rimanere indifferenti.

Il secondo album di Alan Sparhawk dei Low è tutt'altra faccenda rispetto al discusso esordio: realizzato nell'inverno del 2004 quando l'artista è ancora tormentato dalla scomparsa della moglie Mimi, il disco è inciso con il supporto dello straodinario collettivo Trampled By Turtles che intrecciano le radici folk e bluegrass con il lirico songwriting dell'autore. Con melodie corali e avvolgenti e impennate emotive, i Trample By Turtles vestono le canzoni di banjo e violini, mandolini e chitarre acustiche fornendo un tessuto agreste alle splendide canzoni del leader dei Low.

Il nuovo album della band di Scott McCaughey e del chitarrista dei R.E.M. Peter Buck si muove tra giri di chitarra che sono ormai parte della storia del rock e colpi di batteria ben assestati con la sola intenzione di delineare un buon rock'n'roll che al giorno d'oggi è più che abbastanza.

Cd/Blu Ray. Registrazione dal vivo inedita del 2008 di un concerto che è considerato uno dei migliori in assoluto del chitarrista britannico.