

a paul celan, nel 1960, viene conferito il premio buchner. in quella occasione tiene un discorso dal titolo "ii meridiano", qui raccolto insieme a tutti gli scritti in prosa. celan si prova a dire il significato della poesia, e trova questa immagine: poesia non e` alcun luogo concreto sulla carta geografica dell`immaginario e della mente dell`uomo. essa e`, piuttosto, come un meridiano: una linea ad un tempo verissima e inesistente che indica una direzione attraverso molti territori. su questa linea a ciascuno e` data la possibilita` di tracciare il proprio cammino verso quel sapere e quel sentire che appaiono sempre piu` lontani da chi e` assediato dalla civilta` del rumore e del fatuo, e in essa si perde.

un mattino di giugno del 1954, in piena guerra fredda, alan turing viene trovato morto nel letto di casa, nell`assonnata cittadina inglese di wilmslow. accanto al corpo, una mela morsicata a meta` porta evidenti tracce di cianuro. gli accertamenti su quello che per tutti e` un caso di suicidio sono affidati al giovane ispettore leonard corell, un uomo dall`apparenza mite che un tempo coltivava sogni di scienziato, e che molto presto viene assalito dai dubbi. perche` la documentazione del grande matematico relativa alla guerra e` secretata? forse turing era ricattato da spie al servizio dell`unione sovietica? la sua recente condanna per omosessualita` sembra aver messo in allarme i servizi segreti: potrebbe trattarsi di un complotto che coinvolge le cerchie piu` alte del potere? affascinato dal genio visionario di turing e dal suo lavoro brillante e rivoluzionario, corell comincia a indagare con passione nella vita di uno spirito libero e anticonformista e cerca di ricostruire una vicenda che in qualche modo sembra riguardare lui stesso, spingendolo a fare cose che non avrebbe mai dovuto fare.




sembra che l?esistenza di ogni essere umano si giochi su un totale di dieci minuti, la somma di quei fatidici istanti in cui nelle nostre vite succede qualcosa di decisivo. questo libro e la storia dei dieci minuti di un uomo che da quando ha avuto coscienza di se ha sempre desiderato una cosa soltanto: il dominio. una biografia dunque? semmai una ballata, vorticosa e trascinante, picaresca, onirica, graffiante eppure terribile. narrata dalla voce inconfondibile di stefano massini, che con "lehman trilogy" ha portato per la prima volta un italiano al trionfo negli stati uniti, ecco l?odissea inesorabile di un bambino che diventa ragazzo d?oro e poi imprenditore senza scrupoli, fino all?attimo esatto in cui decide di indossare la maschera che tutti, oggi, conosciamo come donald j. trump. si puo narrare l?uomo piu potente della terra come lo farebbe un cantastorie dei secoli passati, intrecciando la storia e la leggenda, la cronaca e il mito, l?orrore e la parodia? nel raccontare la vita del suo ingombrantissimo, esagerato, predestinato protagonista, stefano massini parte dal principio: una famiglia di origini tedesche, un vialetto curato che attraversa un prato tagliato perfettamente, una casa immersa nella quiete idilliaca del queens. per stemperare la leggenda nell?umorismo e sabotare la mitologia con il sarcasmo, la parola incantatrice di massini scende nei dettagli infinitesimali e li annoda alla traiettoria di un?esistenza affollata di personaggi: i genitori, il preside, l?autista, la golden wife. e poi l?avvocato, colui che di donald annusa il potenziale e per primo ne percepisce il fluido, che gli insegna il disincanto e l?utilitarismo. che lo spinge verso il successo, fino alla conquista di new york, fino alla torre piu alta di tutte che porta il suo nome. nel mondo, intanto, la storia continua a scorrere: i discorsi incendiari di malcolm x, lee oswald che esce di casa armato di fucile, elvis presley e frank sinatra, muhammad ali che vola come una farfalla...