sulla sicilia, sin da tempi antichissimi, si sono riversate ondate di civilta`. ma i greci vi hanno lasciato un carattere indelebile, che fa parte della natura profonda di questa terra. gli de`i non se ne sono mai andati dall`isola. nelle campagne assolate nel cuore dell`estate, per le strade aggrappate ai pennacchi di roccia delle montagne siciliane si puo` ancora sentire eracle chiamare le sue mandrie e ulisse ridere del ciclope. nel tramonto di agrigento, di selinunte, di segesta abitano ancora le processioni in onore degli de`i. quando il giorno chiama la notte, nei teatri di siracusa e di taormina, il racconto del mito, nella rappresentazione delle tragedie, ritrova la voce potente che dovette avere nel v secolo a.c., in grecia e nell`occidente greco. terra rifugio di de`i e di eroi, di ninfe e di filosofi, di mostri e di re, la sicilia e` l`incarnazione di quello straniamento magico e felice che tanto piaceva ai greci. e la stranizza di un mezzogiorno d`estate, con i cortili risuonanti di voci e qualche buona storia da ascoltare e da raccontare.

israele e` nel cuore e nelle menti dei contemporanei, suscitando passioni e identificazioni, simpatie ma anche rifiuti e dinieghi. della sua storia, in italia, si sa ben poco. ancor meno sono conosciute le ragioni, gli eventi, i fatti che hanno portato alla nascita dello stato degli ebrei durante un secolo, il novecento, che ha visto mutare equilibri profondi. il libro intende indagare sui fatti, sui personaggi, sulle storie che hanno generato lo stato d`israele, fino ad arrivare ai giorni nostri. non un mero resoconto ma una narrazione viva, dal di dentro, delle premesse culturali, politiche e sociali che dalla seconda meta` del xix secolo originano il pensiero sionista e, in rapida successione, l`immigrazione in quelle terre nelle quali, nel 1948, sarebbe nato il nuovo stato. di cui viene poi raccontata, nell`intreccio tra cronaca e memoria, l`evoluzione storica, i mutamenti sociali ed economici, le trasformazioni culturali. un`indagine su quel che e` stato, una riflessione su quel che e`, un`ipotesi su quel che potra` essere. nella pluralita` dei giudizi l`opera intende costituire anche un punto di vista ebraico su un modo di