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questo e` un libro parlante: lo anima la voce ipnotica e indimenticabile di john lennon che si racconta, si spiega, si confida, si altera. e` una raccolta di interviste, lettere e dichiarazioni pubbliche, che insieme formano una lunga conversazione ideale, una sorta di autobiografia dal vivo. lennon racconta la sua vita anno per anno, a partire dai tempi della scuola fino agli anni post beatles, soffermandosi su dettagli inediti e lasciando trasparire umori, entusiasmi e opinioni.

il libro, con il suo semplice messaggio, vuole arrivare al cuore del lettore, insegnando a perdonare se stesso, il prossimo, la vita anche quando questa gli ha inflitto dolore, sofferenze, delusioni, sconfitte. l`amore puo` guarire il mondo, ma e` solo attraverso l`atto del perdono che e` possibile giungere al puro amore.

un atto di lettura e` all`origine di questo giallo storico. la curiosita` dello scrittore viene attratta da un libro, dimesso e periferico in apparenza. lo scrittore precipita nella lettura, ma inciampa in una nota a pie` di pagina. la brevita` della nota stenta a contenere l`immanita` del fatto. recita la nota: "nella lettera del 16 agosto 1956 l`abadessa sr. enrichetta fanara del monastero benedettino di palma montechiaro cosi` scriveva a peruzzo: `quando v. e. ricevette quella fucilata e stava in fin di vita, questa comunita` offri la vita di dieci monache per salvare la vita del pastore. il signore accetto` l`offerta e il cambio: dieci monache, le piu` giovani, lasciarono la vita per prolungare quella del loro beneamato pastore`". il "pastore" delle giovani "pecore", che si lasciarono morire di fame e sete in una lunga agonia, era il vescovo di agrigento giovanni battista peruzzo: il "vescovo dei contadini" che, in nome della giustizia sociale, e a dispetto del professato anticomunismo, aveva messo il suo carisma e la sua possente eloquenza al servizio dei deboli e degli abbandonati: contro gli agrari; e contro quella "struttura di peccato", che era il latifondo incolto. immancabilmente, due proiettili ferirono a morte il vescovo. era una sera d`estate del 1945. dieci monache offrirono le loro vite a dio. il vescovo sopravvisse al baratto. mentre dieci cadaveri si dissolvevano nel silenzio di una strage dimenticata.

l`autore insegna propedeutica filosofica presso il dipartimento di ricerche filosofiche della ii universita` degli studi di roma. dal 1974 e` membro della "g. w. leibniz geselleschaft" di hannover.

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