
un testo chiaro che illustra, mese dopo mese, l`acquisizione da parte del bambino di capacita` manuali, locomotorie, linguistiche e sociali per un corretto sviluppo della personalita` e del carattere. piu` di 300 tra illustrazioni, tabelle e fotografie per facilitare la lettura e rendere il manuale chiaro e di facile consultazione. numerose informazioni per riconoscere e curare i disturbi piu` frequenti e comuni. giochi e attivita` da fare insieme per stimolare le capacita` motorie, sensoriali e affettive del bambino per una crescita psico-fisica serena ed equilibrata.


conrad aveva in mente un racconto breve, basato sulla figura di un reietto, protagonista di un episodio avvenuto realmente nel 1880: il vile abbandono, da parte dell`equipaggio, di un piroscafo apparentemente in procinto di affondare mentre trasportava un gruppo di pellegrini musulmani diretti alla mecca. ma poi la materia gli cresce fra le mani e il risultato fu questo romanzo affascinante e complesso, centrato sul tema di colpa e di espiazione. nella prima parte dell`odissea esistenziale jim, oppresso dal rimorso per avere infranto il codice d`onore del gruppo a cui apparteneva, si autoesclude dalla cerchia dei suoi simili, cerca di cancellare la propria identita` e accetta i lavori piu` umili nei porti orientali, abbandonandoli ogni volta che il suo come viene ricollegato a quello della nave da cui e` saltato, precipitando in un abisso senza fondo. nella seconda parte, approdato in un remoto villaggio fluviale del borneo, grazie al suo coraggio jim riesce a rifarsi una vita e una reputazione, gode dell`amicizia e del rispetto degli indigeni e scopre l`amore in una fanciulla, jewel. ma la felicita` e` destinata a durar poco: un diabolico avventuriero inglese si insinua nel paradiso terrestre di jim e attacca il villaggio per saccheggiarlo; dopo averlo fermato, jim lo lascia ingenuamente libero, fidando nella sua parola di bianco. il risultato e` che viene ucciso un giovane indigeno; jim, questa volta, non fugge e riscatta la propria colpa.

via del corno e` troppe cose per essere solo una strada: in quei cinquanta metri privi di marciapiedi e di interesse, esclusi dal traffico e dalla curiosita`, ci si puo` imbattere nel meglio e nel peggio del mondo, in cuori e cervelli malati di ossessioni e desideri, ma soprattutto nell`autenticita` di un gruppo di persone che usa dire "noi". via del corno "e` tutta udito", e anche quando le finestre sono chiuse, le vicende, le rivalita`, gli amori di uomini e donne si intersecano, si mischiano, trapassano da muro a muro. finche`, inevitabilmente, si confondono con il secolo e i suoi eventi: il duce, il regime, la violenza politica, la repressione. pratolini diceva che via del corno - e lui la conosceva bene, per averci abitato da ragazzo - era la sua aci trezza, la sua epica popolare. il romanzo che le dedico` nacque mentre l`autore lavorava con rossellini alla sceneggiatura di paisa`: aveva il cinema neorealista "addosso" e lo trasferi` su pagina, facendo della firenze degli anni venti l`icona indimenticabile di un mondo dolente ma vivo, dove la speranza era ancora accesa. prefazione di walter siti.





Dopo l’eccellente doppio Life in Lafayette, sono trascorsi due anni, Sonny Landreth è ritornato in studio per incidere il suo nuovo album. Ha riabbracciato il suo vecchio produttore, R.S. Field, e con la sua band ha messo a punto un signor disco.
La bravura di Landreth non si discute, ma il pianista e fisarmonicista Steve Conn non è certo da meno, come pure la rodatissima sezione ritmica ( Brian Brignac e Dave Ranson ).
Blacktop Run è un disco bello ed intenso, in sospeso tra rock, blues e musica del bayou: uno stile decisamente unico che trova in Sonny Landreth l’interprete più rodato, come confermano brani come Beyond Borders, Blacktop Run, Groovy Goddess, Mule e Don’t Ask Me.

l`innovativa ricostruzione di uno degli imperi piu` celebri della storia, per secoli modello ineguagliato di fusione etnica e contaminazione culturale, tolleranza religiosa e plurilinguismo, snodo fondamentale delle relazioni e dei conflitti tra europa e oriente. l`impero ottomano (xiii-xx secolo) e` stato a lungo descritto come l`antitesi islamico-asiatica all`occidente cristiano-europeo. ma la realta` e` nettamente diversa: il dominio multietnico, multilingue e multireligioso degli ottomani durato oltre sei secoli arrivo` a toccare il cuore dell`europa. e infatti i governanti ottomani si consideravano i nuovi romani. marc david baer racconta la straordinaria ascesa degli ottomani da principato di frontiera a impero mondiale; sottolinea la filiazione turca, mongola, islamica e bizantina; l`utilizzo della tolleranza religiosa e della conversione per integrare i popoli conquistati; e ricostruisce come, solo dal xix secolo, a seguito dei colpi di stato, delle rivoluzioni, controrivoluzioni e guerre, la tolleranza fu tragicamente sostituita dalla pulizia etnica e dal genocidio, con la conseguenza ultima della fine della dinastia. il ritratto magistrale di un potere dinastico che, capovolgendo i concetti fondamentali quali rinascimento, eta` delle scoperte, riforma e rivoluzione scientifica, sfida al contempo i nostri luoghi comuni su temi come millenarismo e messianismo, sessualita` e piacere, assolutismo e governo limitato, schiavitu` e orientalismo, nonche` guerra mondiale. un libro scritto con uno stile avvincente e ricco di prospettive originali, e che per primo riesce a rappresentare davvero l`incrociarsi di oriente e occidente.

Non sigillato.



1. Most High (4:25)
2. Upon A Golden Horse (3:57)
3. The Window (6:05)
Non sigillato