
marta gaya, una bella ragazza bionda di 18 anni, vive sul lago di varese con il fratello giorgio. sta studiando per prendere il brevetto di pilota. nell`hangar di venegono conosce beryl absul, giovane e aitante ufficiale. fra i due e` amore a prima vista, ma c`e` un problema: beryl viene dal congo ed e` nero. per marta il colore della pelle non conta. il fratello invece nutre una vera e propria avversione per le persone di colore, inoltre ha gia` pianificato il futuro della sorella accanto all`amico momo schiavoni, rampollo di un`ottima famiglia veneziana. i due innamorati iniziano a vedersi di nascosto, ma tutto congiura contro di loro. beryl viene richiamato precipitosamente in patria, scossa da tumulti politici. poco dopo la partenza del suo grande amore, marta viene a sapere che il suo aereo e` precipitato e il mondo le crolla addosso. ma il destino ha in serbo altre sorprese: non sempre tutto e` come sembra...



m8

m8
2 musicassette

m9
2 musicassette
1999
la filosofia indiana spiegata da uno dei pensatori piu` inafferrabili e audaci del secolo scorso. cosi` emil cioran descrive il genio di benjamin fondane: "non ha fatto nulla per sfuggire il disastro, che misteriosamente lo attraeva. tutti sapevano che benjamin fondane era qualcuno, uno spirito avvincente, maestro nell`arte di animare le idee. era piu` di un filosofo: piu` profondo, piu` sensibile, nel suo intimo era al di la` della filosofia. davvero, se ci sono persone nobili in questo mondo... beh, lui faceva parte di questa categoria di uomini che superano se stessi". il saggio alle soglie dell`india e` pubblicato nel 1941 su un numero speciale della rivista "cahiers du sud", consacrata a investigare il pensiero indiano. il libro e` arricchito da una presentazione a firma del custode dell`opera di fondane in francia, michel carassou ed e` tradotto dal massimo conoscitore in italia del filosofo, luca orlandini. fautore di un pensiero magmatico, appropriato alla contraddizione, fondane insegna: "malgrado le apparenze contrarie, e` la nostra filosofia, e non quella indiana, che forse avrebbe dovuto essere scritta in sanscrito".