

nel 1929 albert londres, giornalista francese, parte alla scoperta degli ebrei, per incarico del quotidiano "le petit parisien". l`inchiesta lo porta da londra alla russia subcarpatica, poi in transilvania, in bessarabia, in bucovina, in galizia, dove visita gli insediamenti ebraici, testimoniando le difficili condizioni di vita e il diffondersi dell`ideologia sionista. poi da varsavia, vera capitale ebraica in europa, segue le vie delle navi di emigranti verso la terra promessa. e alla fine del viaggio, nel vivo del progetto sionista della neonata tel aviv, a gerusalemme, hebron, safed, che londres registra il "dramma dell`idealismo" alle sue prime battute cruente, tra "focolare nazionale ebraico", rivolta araba e ignavia dell`occidente.

e un gennaio caldo, all`avana. in piedi dietro una finestra della residenza presidenziale, fidel castro fuma l`ennesimo sigaro della giornata. non immagina di certo che la sua vita sia in pericolo mortale. perche` ci sono due occhi che spiano ogni suo movimento. occhi che lo seguono ovunque vada. gli occhi di lucio ross, il sicario piu` letale di tutta l`america latina. e stato assoldato da un gruppo di esiliati cubani e adesso e` a un passo dal compiere l`attentato politico perfetto. ma il generale castro, senza saperlo, puo` contare su un alleato segreto, la cia. a nessuno, specialmente al governo americano, conviene che cuba rimanga senza una guida proprio adesso. bisogna fermare il killer. c`e` un solo uomo in grado di farlo. si tratta del detective cayetano brule`. l`incarico e` un vero e proprio salto nel buio, ma cayetano e` incastrato e non puo` rinunciare. a rischio ci sono i suoi affetti piu` cari e la sua vita. in una cuba mai vista, tra falsi indizi, piste fantasma, donne sensuali e oscuri personaggi, passando per la germania, san pietroburgo e gli stati uniti, cayetano ingaggera` una lotta contro il tempo. prima che il sicario riesca a cambiare il corso della storia.



la raccolta di versi di uno dei piu` grandi scrittori del novecento, l`autore della trilogia "i sonnambuli" e del romanzo epocale "la morte di virgilio" nel 1945, a new york, hermann broch pubblica uno dei romanzi capitali del secolo, di sempre, la morte di virgilio. l`irruzione onirica - nel 1931 broch aveva terminato la trilogia "i sonnambuli" - e l`irrompere di tutti i generi, un`autentica esplosione etica, rende quel libro inclassificabile: alcune parti, in effetti, non sono piu` prosa ma monologo in versi, poesia. di "sostanza poetica della morte di virgilio" parlo`, per altro, ladislao mittner, introducendo la versione italiana del capolavoro. broch ha punteggiato la sua disciplina letteraria di poesie: dal 1913 alla morte. si tratta di versi occasionali, sagaci, rapaci, spesso abissali, che costituiscono un canzoniere sorprendente.