
Mini album in tiratura estremamente limitata, autogestito.

Chris Pureka è già al quinto album ed in Usa ha un bel culto alle spalle. La sua piccola fama è nata sul passa parola e sulle sue canzoni. Intime, triste, oscure. Case abbandonate, città senza vita, marinai senza barca, persone senza amore, gente con un futuro incerto: Chris si ispira, tra gli altri, ad Elvis Perkins, Neko Case e Patty Griffin.

Emulo di John Fahey

l`approccio di molte donne al make-up risale all`infanzia, a volte per gioco, a volte per curiosita`, a volte per fantasia, ma con lo scoprirsi donne ne diventa un atto quotidiano. in questo libro la bellezza e` la vera protagonista. creme, rossetti, ombretti, mascara, e ancora lo studio della pelle, la gestualita`, i consigli del make-up e persino il profumo diventano momenti unici, che accompagnano le donne dall`adolescenza fino alla maturita`. in queste pagine, quelle di un vero e proprio manuale rivolto a tutte le donne ma utilissimo anche a chi ha fatto del make-up la propria professione, tutti i trucchi del trucco sono raccolti e raccontati con passione e competenza da un`esperta del settore.

Raro singolo del duo folk rock scozzese, con due inediti: Let's Get Married ( versione austica ) e Invitataion to The Blues.

Irlandese, Naomi Berrill è una musicista molto particolare. Infatti mischia folk e musica classica ( suona il cello, oltre a cantare ) e la sua visuale musicale va da Henry Purcell a Nick Drake, Splendida, ad esempio, la rilettura di Feelin' Groovy di Paul Simon, di straordinaria finezza. Come pure le covers di Where Have All The Flowers Gone di Pete Seeger o From The Morning di Nick Drake. Ma anche la rilettura del Chiaro di Luna di Debussy.

James Elkington, inglese ( ma vive a Chicago ), è uno dei chitarristi più impegnati in questo momento, nella scena folk Usa. Di recente ha collaborato con Jeff Tweedy, Richard Thompson, Steve Gunn, Michael Chapman, Joan Shelley, Nathan Salsburg ed i Brokeback. In questo suo primo lavoro da solista Elkington mischia bellamente British folk, avant-rock e tradizioni jazz, creando un mondo tutto personale. Picker d'eccezione, Elkington se la cava egregiamente anche a livello compositivo. Il disco è stato inciso nel loft studio dei Wilco ed è un bella sorpresa.

Il nuovo album della folksinger irlandese. 2018

Dopo una periodo di stasi, negli ultimi due anni Rod Picott è tornato molto attivo ed ha ripreso in mano la sua carriera. Autore serio, personale e profondo questa volta ha fatto le cose nel modo più rigoroso. Ha inciso il disco a casa sua, nel suo piccolo studio di registrazione, accompagnato soltanto dalla sua chitarra e dall'armonica. Un disco puro, appassionato ma anche decisamente personale. Tell the Truth & Shame the Devil è un lavoro in cui l'autore non cerca la perfezione ma la verità, in ambito musicale. Arrabbiato, deciso, profondo, Rod Picott mostra il suo lato più intenso come autore, cercando di creare una sorta di memoria attrverso una serie di composizioni. Ghost, Bailing, Mark, Spartan Hotel, A Beautiful Light, 80 John Wallace, A Guilty Man, Sunday Best sono alcune delle canzoni più riuscite. Da sentire a lungo ed in modo approfondito.

CD edito in Giappone, estremamente raro. Contiene tre registrazioni di Hey Joe ( Top of the Pops/ BBC 1966 e 1967. Marquee Club 1967),Purple Haze e The Wind Cries Mary ( BBC 1967). E un intero concerto, registrato al Flaming Club, Londra. Pochissime copie in stok.

Tutte le registrazioni di Hazel & Alice. 28 canzoni ( cè anche un inedito ), edite precedentemente su due CD della Folkways che mettevano in evidenze le splendide armonie vocali, coadiuvate da un eccellente string band sound, fornito da musicisti del calibro di David Grisman e Chubby Wise. Canzoni che hanno profondamente influenzato artisti di diversi generi musicali, come le notissime Naomi e Wynonna Judd, la geniale Molly Tuttle, la proto-feminist punk rocker Kathleen Hanna, senza dimenticare Laurie Lewis. Il CD è completato da note approfondite delle stesse Hazel & Alice e di Laurie Lewis. Prodotto, rimasterizzato e riordinato da Peter Siegel. Un classico del folk grass delle origini, imperdibile.

intorno ai led zeppelin circolano molte leggende, vere o presunte che siano. gli stessi jimmy page, robert plant, john bonham e john paul jones hanno spesso tanto alimentato quanto parzialmente negato queste storie, senza aver potuto o voluto sfuggire al mito che era ormai nato intorno al loro nome. certo e` che in poco piu` di un decennio - dal 1969 con le prime note di `good times bad times`, sino alla morte di john bonham avvenuta nel 1980 - la band del dirigibile ha ingurgitato e distrutto tutto cio` che nella musica c`era prima e tutto cio` che ci sarebbe stato dopo, frantumando record e inventando quasi ogni cliche` del mondo del rock. l`intento di questo libro e` dunque di ripercorrere la saga dei led zeppelin attraverso l`analisi di ogni singola canzone, ricostruendone le origini, la creazione di musiche e testi, le sessioni di registrazione, arrivando nel contempo a svelare gli aneddoti piu` divertenti e le vicende piu` drammatiche scolpite nei solchi dei nove album in studio della band.

© 1991
Overground Records
Made in UK
Originally issued in USA on Shake Records 1980.
Overground
P.O. Box 1NW
Newcastle Upon Tyne
NE99 1NW
[Tracks 1 to 3]
? Automatic Music (BMI)
Thanks to Tom Verlaine.
Re-mixed at Big Apple Studios N.Y.C.
[Tracks 4, 5]
? Automatic Music/Double Exposure Music (BMI)
Recorded at Chelsea Sound Studios N.Y.C.
Thanks to Jake Riviera.
Released in a slim jewel-case.