
Stefano Dylan, cioè Stefano Caltagirone, è un cantautore italiano molto personale. In questo nuovo lavoro Stefano mischia il suo modo di fare musica con quella tradizionale irlandese. Il risultato è un disco di irish folk classico. Inciso con musicisti locali ( Stefano vive in Irlanda ) il disco ha un suono decisamente bello e coinvolgente. I brani, in buona parte tradizionali irlandesi, sono suonati benissimo. Stefano propone le sue versioni di canzoni come Peggy Gordon o Bonaparte’s Retreat, Lily of The West o Shady Grove, Fair Annie o The Green Fields of France ( di Eric Bogle )

A dieci anni dal debutto, il tastierista degli Heartbreakers di Tom Petty torna con un nuovo album di studio prodotto da Jonathan Wilson e realizzato con una serie di ospiti tra cui Taylor Goldsmith dei Dawes, Sara Watkins dei Nickel Creek, Sebastian Steinberg dei Soul Coughing e la cantante Jenny O. Suonando tutte le tastiere possibili, con Wilson alla batteria, Goldsmith alla chitarra e Jenny O e la Watkins ai controcanti, Tench mette a punto un disco profondamente personale e a tratti introspettivo che cresce ascolto dopo ascolto. Con una voce che di primo acchito può sembrare fragile ma che con lo scorrere delle canzoni conferisce al disco un'aria di vulnerabilità che risulta un fattore aggiunto, il pianista interpreta una serie di splendide ballate pianistiche e affascinanti mezzi tempi venati di sfumature Americana con una vena cantautorale che lo avvicina a cantautori come Randy Newman piuttosto che ai fuochi d'artificio del suo passato.

L'ottavo album del duo formato da Bianca e Sierra Casady possiede un particolare lessico musicale fatto di eteree ballate folk e moderne sonorità alternative. È sia primordiale che attuale, un ricco bricolage della cultura pop che le sorelle elaborano in maniera molto personale.

Il nuovo album del cantante dei Radiohead in collaborazione con il produttore e musicista Mark Pritchard è un progetto composito che si avvale del contributo dell'artista visivo jonathan Zawada. Si tratta di un viaggio visionario tra organico e digitale col compito di tratteggiare un immaginarioo distopico e inquietante anche se non privo di bellezza. Per allestire le musiche Pritchard si è avvalso di tutto l'armamentario digitale di questi tempi e di una serie di vecchi sintetizzatori analogici, mentre Yorke ha aggiunto testi e melodie diafane ai confini della canzone elettronica. Edizione limitata a libro.

Il nuovo album del cantante dei Radiohead in collaborazione con il produttore e musicista Mark Pritchard è un progetto composito che si avvale del contributo dell'artista visivo jonathan Zawada. Si tratta di un viaggio visionario tra organico e digitale col compito di tratteggiare un immaginarioo distopico e inquietante anche se non privo di bellezza. Per allestire le musiche Pritchard si è avvalso di tutto l'armamentario digitale di questi tempi e di una serie di vecchi sintetizzatori analogici, mentre Yorke ha aggiunto testi e melodie diafane ai confini della canzone elettronica.