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sono le 22,00 del 29 luglio 1900. siamo a monza e il re umberto i sta salendo in carrozza dopo aver premiato i ginnasti della societa` "forti e liberi". ad aspettarlo c`e` il revolver di gaetano bresci, l`anarchico venuto dall`america. pochi istanti dopo l`italia intera entrera` in una nuova epoca.

nel 1899 il sindaco di gerusalemme, yusuf diya al-khalidi, rimase molto colpito dalla richiesta del movimento sionista di creare in palestina un focolare nazionale ebraico. si decise a scrivere una lettera proprio al fondatore del sionismo, theodor herzl, e lo avverti dei pericoli che si sarebbero presentati. concluse la sua nota dicendo: "in nome di dio, lasciate in pace la palestina". e cosi che rashid khalidi, pronipote di al-khalidi, inizia questa ampia storia, il primo resoconto generale del conflitto raccontato da una prospettiva esplicitamente palestinese. attingendo a una grande quantita di materiali d?archivio e ai resoconti di generazioni di membri della sua famiglia - sindaci, giudici, studiosi, diplomatici e giornalisti - khalidi ribalta le interpretazioni accettate del conflitto, che tendono, nella migliore delle ipotesi, a descrivere un tragico scontro tra due popoli che rivendicano lo stesso territorio. questo libro ripercorre invece cento anni di guerra coloniale contro i palestinesi, condotta prima dal movimento sionista e poi da israele, ma sostenuta da gran bretagna e stati uniti, le grandi potenze dell?epoca. originale, autorevole e importante, "palestina" non e una cronaca vittimistica, ne tralascia gli errori dei leader palestinesi. piuttosto, analizzando in dettaglio le forze che si sono schierate contro i palestinesi, offre una nuova visione illuminante di un conflitto che continua ancora oggi.

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