

Breve testo teatrale in due atti, dove i la mancanza di valori e l'apatia del secondo dopoguerra sono messe in scena con caratteri grotteschi, che sembrano persino sfidare la pazienza del lettore, con il loro generare un senso di nausea e di ribrezzo verso un mondo che sembra destinato inevitabilmente all'annichilazione.

l`antologia palatina e` il deposito finale della grande lirica greca. adunata a piu` riprese tra i secoli dell`impero romano e il medioevo, comprende nei suoi sedici libri centinaia di autori e migliaia di epigrammi, sparsi in un arco di tempo che va dalla grecia arcaica ai cristiani e all`impero bizantino, ed ha nell`eta` ellenistica il suo momento di maggior forza. avviata lentamente nei primi libri, dedicati a iscrizioni e prefazioni, l`antologia spiega tutta la sua bellezza nel quinto, con i trecento carmi erotici di indicibile fascino dovuti a maestri quali callimaco e asclepiade, meleagro e filodemo, fino a paolo silenziario. ancora il settimo libro contiene delicati epigrammi sepolcrali, e poi vengono quelli descrittivi di luoghi, di edifici, di oggetti, della natura e della vita; e poi quelli simposiaci, e quelli satirici, e gli indovinelli, e gli oracoli... sfilano le etere e i giovinetti, i guerrieri e i potenti, i santi e i diseredati, le ore tristi del lutto e quelle folli del banchetto, spaccati dell`esistenza e riflessioni gioconde o amare... il favore dei lettori, incantati da questo che fu definito

la rivoluzione francese comprende un complesso di avvenimenti. dal 1787, vero inizio del periodo pre-rivoluzionario, al colpo di stato del 18 brumaio, godechot ricostruisce il filo degli avvenimenti a parigi e in provincia, giorno per giorno: un attento diario di bordo della rivoluzione, una cronoca commentata precisa ed essenziale che ha l`immediatezza del linguaggio giornalistico e la precisione del saggio storico. completa il volume un piccolo dizionario biografico dei 400 personaggi protagonisti e non della rivoluzione.