
The Stevie Wilson stereo remix. Edizione rimasterizzata 2015. Vinile 180 grammi. Copertina apribile,180 grammi

5 CD. Contiene i seguenti album: Under Wraps, Crest of A Knave, Rock Island, Catfish Rising, Roots to Branches.

La musica dei Jethro Tull, riarrangiata per quartetto d'archi ed incisa, live in studio, nella cripta della Cattedrale di Worcester e nella chiesa St. Kenelm a Sapperton, nel Gloucestershire. Il Carducci Quartet, sotto la direzione di John O'Hara, con la partecipazione di Ian Anderson, flauto ed anche voce in buona parte delle canzoni, sono i responsabili di questa originale rilettura. 12 brani, tra cui: Ring Out These Bells, Farm The Fourway, Aquafugue, Only The Giving, Songs and Horses, Bungle ed altre.

Il meglio di 50 anni di carriera. CD singolo, estratto dal triplo appena pubblicato. 15 canzoni, 15 classici, ad un prezzo irrisorio.

Ristampa rimasterizzata da Steven Wilson, 2023. Il disco originale più altre xsette tracce inedite. Vinile 180 grammi, made in Germany.

2 LP.Le mitiche sessions fatte al Château d'Hérouville, famoso studio di registrazione francese, usato anche da David Bowie, Elton John, Pink Floyd e Cat Stevens, tra gli altri, sessions fatte nell'estate del 1972. Erano state brevemente disponibili nel box retrospettivo dedicato ad A Passion Play e pubblicato nel 2013. La formazione dei Jethro Tull era la seguente: Ian Anderson, Martin Barre, Jeffrey Hammond-Hammond, John Evan e Barriemore Barlow. 20 canzoni, registrate dopo il grande successio di Thick As A Brick, nel corso di una serie di sessions, piene di problemi tecnici alle apparecchiature, di intossicazioni alimentari ed altri problemi. All'epoca i nastri vennero messi da parte, Ma, dopo averli ripresi per il box, ora introvabile, Ian Anderson ha deciso di pubblicare il disco in quanto, a detta sua, il contenuto è decisamente positivo, con canzoni belle che a lui piacciono molto. E, oltre ad essere un otevole collector's item, le sessione del 1972 al Chateau D'Herouville chiudono definitivamente uno dei capitoli migliori della storia della band inglese.

Il nuovo e 24esimo album di studio della storica formazione di Ian Anderson potrà anche non portare alcuna novità in termini di suoni, ma rimane un disco solido in bilico tra l'anima più folk e le traiettorie più rock. I testi scritti dal cantante e flautista, ancora spumeggiante allo strumento, sono riflessioni profonde sul mondo che ci circonda e i suoni che li accompagnano, sono ancora freschi e brillanti, anche se gli inverni alle spalle sono davvero tanti.