

tra saggezza perduta e incertezze crescenti: piccole lezioni morali per grandi problemi. ma non sono solo questioni tragicamente dilemmatiche come la violenza, la pena di morte, la menzogna o il potere quelle affrontate da questo "breviario minimo", che prende in considerazione anche temi apparentemente futili, pur se egualmente densi di implicazioni. che cosa si nasconde dietro il mito della giovinezza? siamo certi che il "far niente" sia proprio "dolce"? e perche` ci piace tanto viaggiare? per ognuna di queste e altre domande l`autore propone alcuni elementi di riflessione che, in un immaginario dialogo con il lettore, guidano verso risposte possibili.


quale concezione della letteratura anima le prodigiose storie di singer? quale visione estetica e spirituale ha disegnato i suoi personaggi? per quanto sorprendente possa risultare, i numerosi saggi cui singer ha affidato le sue idee in fatto di arte, letteratura e cultura ebraica sono rimasti relegati in pubblicazioni poco accessibili (per lo piu il quotidiano yiddish "forverts") e schermati da pseudonimi. eppure, come documentano le traduzioni in inglese riaffiorate dai suoi archivi, non v?e dubbio che singer meditasse di ricavarne una raccolta: questo libro rappresenta dunque la realizzazione postuma di un progetto d?autore - e un?inattesa via d?accesso alla sua filosofia personale. di piu: a mano a mano che ci addentriamo nella lettura, scopriamo che questi interventi - dove lo scrittore e raffigurato come un "intrattenitore", un narratore di destini individuali, ancorato a "un gruppo specifico e a una specifica cultura", refrattario alla psicologia e alla sociologia, perennemente in lotta con "i sommi poteri", cioe con dio - sono anche l?eco meditativa dei suoi romanzi, e che li illuminano di una luce nuova. cosi, allorche singer schizza con disarmante affabilita un quadro della sua qabbalah, rivelandoci che le tenebre e il male sono necessari perche le azioni e i pensieri umani "siano in perenne bilico tra cio che e giusto e cio che e sbagliato", il destino dei personaggi che abbiamo amato - da hertz grein in ombre sull?hudson a yasha mazur nel mago di lublino a hertz minsker nel ciarlatano - ci appare d?improvviso inevitabile. e di un?abbagliante evidenza.