
molte delle esperienze dell`autrice ricorrono nei romanzi che scrisse, dei quali "jane eyre" e` il piu` celebre. jane, esplicito alter ego della scrittrice, dopo anni di stenti e di solitudine, diventa istitutrice presso la famiglia rochester. il cinico padrone di casa e` conquistato dalla personalita` della ragazza. ma quando scopre che la moglie di rochester, creduta morta, e` ancora in vita, prigioniera della pazzia, jane fugge abbandonando l`uomo che le aveva chiesto di sposarlo. sara` un enigmatico presentimento a farla tornare indietro e a preparare lo sviluppo finale del romanzo. "jane eyre" rappresenta per la bronte l`appagamento artistico di un desiderio, quello dell`incontro con l`esistenza autentica e i sentimenti reali, non solo temuti e sognati.

in tempi di pervasivita` della cultura visiva il visual journalist non e` piu` colui che semplicemente completa una notizia, ma la crea visivamente. questo libro esplora i principi base su cui si fonda il visual journalism, definendone la grammatica, spaziando dagli immaginari alle immagini figurative, narrate e in movimento, dalle immagini parassita alle immaginarie, fino a giungere alle fake images e all`etica che ogni figurazione deve possedere. il tutto per apprendere, attraverso risposte tecnico-operative, come scrivere visivamente un articolo in epoca post-web, nonche` come funziona e si realizza un`immagine che e` la notizia stessa. un testo utile non solo ai giornalisti, ma a tutti i comunicatori, in quanto ognuno di noi diffonde informazioni e lo fa attraverso delle raffigurazioni, le stesse che pubblichiamo in quella rete che ci raggiunge ovunque.


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