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non si era fermata a uno stop, ecco tutto. alex halter andava di fretta quella mattina: l`appuntamento dal dentista, i compiti da correggere, la cena con bridger, la vita normale di una ragazza trentenne, insegnante d`inglese in una scuola per non udenti, e sorda a sua volta. una giornata come tante, insomma: fino a quello stop, al poliziotto che le urla di scendere, che l`ammanetta come se fosse la piu` pericolosa delle criminali - un`assassina, una terrorista - all`ingiustizia di tre interminabili giorni in prigione. e poi l`assurdita` delle accuse: assegni scoperti, droga, rapina a mano armata e altri reati in giro per gli stati uniti, in posti che prima d`allora non aveva mai neanche sentito nominare. quello che alex non sa e` che negli ultimi anni lei e` stata l`inconsapevole vittima di un furto d`identita`: c`e` un altro "alex halter" la` fuori, un truffatore che si e` appropriato dei suoi dati anagrafici, della sua patente, delle sue carte di credito, della sua vita. ormai e` una questione personale e alex, aiutata dal fidanzato, decide di risalire al misterioso individuo che le ha clonato l`esistenza. inizia una caccia all`uomo adrenalinica attraverso gli stati uniti, un inseguimento senza pause in cui i ruoli non smettono di ribaltarsi: il truffato diventa truffatore, l`inseguito inseguitore, le identita` sempre piu` liquide e intercambiabili.

nel 1970 andarono in onda quattro atti unici che la rai aveva commissionato a franca valeri: la cosiddetta fidanzata, la cocca rapita, l`intervista e la ferrarina - taverna. nonostante sia forse uno dei testi piu belli dell`attrice-autrice, quest`ultimo era rimasto fino a oggi inedito. e una commedia nera molto divertente nella quale un uomo e una donna, in palese crisi di coppia, vengono inondati di parole dalla proprietaria di una trattoria (interpretata in tv dalla stessa valeri). in un crescendo di tensione e comicita`, l`ostessa, erede di un intera tradizione di teatrali, non cessa un attimo di glorificare con intempestiva loquacita` la poco verosimile cucina del suo locale e la clientela che lo frequenta. tutta compresa nel suo orgoglio professionale, millantato alquanto, e` incapace di percepire la reale situazione e di prevederne l`epilogo. l`ostessa della commedia rappresenta uno dei leggendari personaggi chiacchieroni disegnati in quegli anni dalla valeri, catafratti nel mondo rimbombante delle proprie parole e insensibili a qualsiasi voce altrui. ma qui il personaggio e` inserito in un perfetto meccanismo a orologeria in cui la sua logorrea inciampa negli inquietanti silenzi e nelle poche gelide parole della coppia per precipitare, insieme a tutta la scena, in un finale memorabile.

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