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l`autobiografismo e` un aspetto peculiare dell`identita` ebraica, che accomuna gli scritti della tradizione biblica alla letteratura contemporanea. elena loewenthal percorre questo filo, riflettendo sulla consapevolezza di se` del mondo ebraico e muovendosi tra ezechiele e philip roth, umberto saba e amos oz, arthur miller e saul bellow. la prospettiva che cerca e` quella della fuoriuscita dal compiacimento addolorato della storia ebraica; i temi che incontra sono quelli dell`ebraismo politico e culturale contemporaneo. il tono e`, nonostante l`importanza e complessita` del tema, anche ironico e leggero, nel tentativo di muoversi "a` la chagall" sopra la volatile identita` ebraica.

e straordinaria l`arte con cui sofocle costruisce il carattere del protagonista, spesso ricorrendo al "contrappunto" di un personaggio minore. perno delle molteplici forze che agiscono nella tragedia, aiace, elettra, deianira e filottete sono figure monolitiche, ineluttabilmente legate al proprio destino. vivono in un assoluto che rifiuta ogni compromesso, procedono diritte sulla loro strada: sono apparentate dalla caparbieta`, dall`orgoglio, dalla fermezza nella linea di condotta che le porta inesorabilmente alla sconfitta. la perfezione del linguaggio, piano ed evocativo, modulato da accenti di grande effusione lirica o di luminosa e composta profondita`, lascia intuire l`inquieta ricchezza che vibra sotto la sua armonia.

nel 1960, mentre entrava con la sua station wagon nel parcheggio degli studios della 20th century fox, il ventitreenne lawrence schiller continuava a ripetersi che quello sarebbe stato solo un altro incarico, solo un`altra bella ragazza da fotografare. ma l`incarico e la ragazza avevano ben poco di ordinario. schiller lavorava come fotografo per la rivista "look", e il suo soggetto quella volta era marilyn monroe. tra i due sarebbe nata una particolare amicizia. schiller fotografo` la grande diva dal i960 al 1962, sul set di "facciamo l`amore" e su quello dell`incompiuto "somethings got to gire". in questo libro di memorie ricorda la sua marilyn, una donna dura e determinata, convinta delle sue capacita` di fotomodella ma altrettanto insicura di se` come attrice. una star del cinema che faceva di tutto per nascondere le profonde cicatrici intime, che pure trasparivano. con schiller si e` rivelata come mai aveva fatto, mostrandogli una sincerita` disarmante. leggendo "marilyn & me" si ha l`impressione di toccare con mano la vera marilyn, di conoscere la personalita` dell`eterno sex symbol americano, di vederla in carne e ossa attraverso gli occhi di un giovane uomo che le e` stato vicino, che ha creato con lei un rapporto di amicizia e di fiducia. un ritratto intimo e unico a cinquant`anni dalla sua scomparsa, un breve viaggio nel "dietro le quinte" della donna piu` amata di sempre.

Nel Dvd, cinque episodi della serie Cocco Hill di Jacovitti e Pierluigi de Mas e lo speciale "Dalla carta al video". "Coccobilliput": II bandito La Mamma, al soldo di Bunz Bara-bunz, fa catturare Cocco Bill nel bosco dei piccoletti... "Cocco Bill fa sette più" Cocco Bill si ritrova tra le mani un forziere pieno di sassi che è stato lanciato da una diligenza in corsa... "Cocco Bill fa coccodè" Cocco Bill si mette sulle tracce di Crazy Cock, un bandito travestito da pollo che semina il terrore nei pollai con la sua banda di ladri di galline... Età di lettura: da 4 anni.

fin dall`antichita` l`"edipo re" di sofocle e` stata considerata la tragedia per eccellenza. c`e` in essa l`ansia della conoscenza e, al contempo, la coscienza di quanto difficile sia conoscere. anche edipo, che pure ha risolto l`enigma della sfinge, deve spingersi oltre i limiti per poter dare un senso compiuto ai mille indizi che alludono al sapere, ma che ancora non sono conoscenza. ed e` proprio per aver sfidato questi limiti che egli incontra una sofferenza infinita, tanto che nietzsche ha potuto scrivere di lui: "edipo e` l`uomo che piu` ha sofferto, per questo egli ha svelato l`enigma dell`uomo". all`"edipo re" si sono rifatti via via seneca, stazio, corneille, voltaire, hegel, ho`lderlin e, nel nostro secolo, hofmannsthal, gide, cocteau, pasolini. ma la lettura piu` inquietante rimane quella di freud, che ha fatto, ancora una volta, di edipo il paradigma del destino umano. introduzione di franco rella.

"il che considerava la sua morte come naturale e probabile nel corso del processo rivoluzionario, e non manco` mai di sottolineare, specialmente nei suoi ultimi scritti, che questa eventualita` non avrebbe impedito la marcia inevitabile della rivoluzione nell`america latina. nel diario del che possiamo constatare quanto reali fossero le sue possibilita` di successo e quanto straordinario il potere catalizzatore della guerriglia, da lui puntualizzati nei suoi appunti." fidel castro (dalla prefazione). edizione speciale per i cinquant`anni di giangiacomo feltrinelli editore.

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