elena e lila, le due amiche la cui storia i lettori hanno imparato a conoscere attraverso "l`amica geniale" e "storia del nuovo cognome", sono diventate donne. lo sono diventate molto presto: lila si e` sposata a sedici anni, ha un figlio piccolo, ha lasciato il marito e l`agiatezza, lavora come operaia in condizioni durissime; elena e` andata via dal rione, ha studiato alla normale di pisa e ha pubblicato un romanzo di successo che le ha aperto le porte di un mondo benestante e colto. ambedue hanno provato a forzare le barriere che le volevano chiuse in un destino di miseria, ignoranza e sottomissione. ora navigano, con i ritmi travolgenti a cui elena ferrante ci ha abituati, nel grande mare aperto degli anni settanta, uno scenario di speranze e incertezze, di tensioni e sfide fino ad allora impensabili, sempre unite da un legame fortissimo, ambivalente, a volte sotterraneo a volte riemergente in esplosioni violente o in incontri che aprono prospettive inattese.
"estate artica" e` la storia romanzata di uno dei maggiori scrittori britannici, e.m. forster, l`autore di capolavori quali "passaggio in india", "maurice", "camera con vista". forster, omosessuale in un`inghilterra puritana, tento` per tutta la vita di sfuggire all`opprimente ambiente della provincia inglese e fu un grandissimo viaggiatore. i suoi viaggi non furono solo la scoperta di posti esotici, dove immergersi in stili di vita opposti a quelli occidentali e dove verificare l`ingiustizia sprezzante con cui l`impero britannico trattava le proprie colonie, ma furono ancora di piu` la ricerca di passioni amorose, di affinita` elettive con uomini di altre razze e culture, che forster sentiva piu` vicini al proprio animo e al proprio desiderio. questo romanzo parla di differenze, di distanze, e di ponti gettati sugli abissi al fine di colmarle: c`e` la distanza fra inglesi e indiani, dominatori e dominati, con le questioni politiche ed etiche che solleva; una distanza che si riverbera anche nelle relazioni affettive tra uomini nati su sponde diverse della vita e della societa`. ci sono le difficolta` legate all`essere omosessuali nella societa` inglese in un`epoca come l`inizio del novecento, con il segreto a cui si era costretti, la pressione del conformismo sociale e il conseguente senso di disperata solitudine, reso dall`autore con grande forza drammatica.
genova. una famiglia ebraica negli anni delle leggi razziali. un figlio genio mancato, una madre delusa e rancorosa, un padre saggio ma non abbastanza determinato, un nonno bizzarro, zii incombenti, cugini che scompaiono e riappaiono. quanto possono incidere i risvolti personali nel momento in cui e` la storia a sottoporti i suoi inesorabili dilemmi? e possibile desiderare di restare comunque nella terra dove ci sono le tue radici o e` urgente fuggire? se si`, dove? esistera` un paese realmente disponibile all`accoglienza? alla tragedia che muove dall`alto i fili dei diversi destini si vengono a intrecciare i dubbi, le passioni, le debolezze, gli slanci e i tradimenti dell`eterno dispiegarsi della commedia umana. una vicenda di disperazione e coraggio realmente accaduta, ma completamente reinventata, che attraverso il filtro delle misteriose pieghe dell`anima ci riporta a un tragico recente passato.
"colette e` rimorta, parola che non esiste da nessuna parte. non esiste il termine rimorire". colette era una donna senza storia, almeno cosi` crede la nipote fino a quando una telefonata della gendarmeria non la informa del suo decesso. il fatto e` che colette, la sua unica zia (tata, zietta in francese), giace sepolta al cimitero gia` da tre anni... romanzo raffinato, in cui si intrecciano destini e trame palpitanti, con il quale valerie perrin, straordinaria narratrice delle nostre vite, firma il suo grande ritorno. agnes non crede alle sue orecchie quando viene a sapere del decesso della zia. non e` possibile, la zia colette e` morta tre anni prima, riposa al cimitero di gueugnon, c`e` il suo nome sulla lapide... in quanto parente piu` prossima tocca ad agnes andare a riconoscere il cadavere, e non c`e` dubbio, si tratta proprio della zia colette. ma allora chi c`e` nella sua tomba? e perche` per tre anni colette ha fatto credere a tutti di essere morta? e` l`inizio di un`indagine a ritroso nel tempo. grazie a vecchi amici, testimonianze inaspettate e una misteriosa valigia piena di audiocassette, agnes ricostruisce la storia di una famiglia, la sua, in cui il destino dei componenti e` legato in maniera indissolubile a un circo degli orrori, all`unica sopravvissuta di una famiglia ebrea deportata e sterminata dai nazisti, alle vicende di un celebre pianista e a quelle di un assassino senza scrupoli, alle subdole manovre di un insospettabile pedofilo e al tifo sfegatato per la locale squadra di calcio, il fc gueugnon. sulla scia di "cambiare l`acqua ai fiori" e "tre", valerie perrin ci trascina in un intreccio di storie, personaggi e colpi di scena raccontati nel suo stile fatto di ironia, delicatezza e profondita`.