"e` un libro che virginia woolf non ha mai scritto, questo." come spiega nadia fusini nella sua prefazione, i due testi qui presentati uscirono solo dopo la sua morte su iniziativa del marito leonard. eppure si tratta di due scritti preziosi in cui ritroviamo tutta l`intensita` che rende inconfondibili i suoi romanzi, ma anche l`ironia che percorre, a volte scoperta, a volte in filigrana, molte sue opere. uno schizzo del passato, composto a singhiozzo tra l`aprile e il giugno del 1939 e ripreso da giugno a novembre del 1940, e` quanto ci sia di piu` vicino a una vera e propria autobiografia. nella consapevolezza che mai riuscira` a raccontare davvero la sua esistenza, virginia woolf indugia in ricordi fondamentali dell`infanzia e dell`adolescenza, si interroga sui meccanismi della memoria e tratteggia il carattere di personaggi essenziali del suo panorama interiore. qui c`e`, insomma, la materia prima della sua immaginazione. del tutto diverso e` il tono di sono una snob?, un testo che fu letto dalla scrittrice medesima alla riunione del memoir club il 1? dicembre 1936. la scrittrice rivolge su di se` la propria ironia acuta e infallibile e ammette che si`, lei e` una snob, in senso letterale e` sine nobilitate - niente stemmi e castelli nella sua famiglia che di nobilta` si nutre nello spirito e nella mente -, e disegna un ritratto godibilissimo, pungente, buffo della societa` dell`epoca."