


grazie a ricerche su materiali d`archivio e all`esame della produzione artistica del tempo, romano ricostruisce la fitta rete di relazioni che legavano patrizi e popolani e con essa l`immagine di una cultura e di una societa` fortemente coese, in cui i rapporti non sono definiti da una appartenenza di classe o fazione, ma da un profondo senso della comunita` civica.

un classico che in italia non ha mai ottenuto grande attenzione. attraverso la storia dell`insegnante peredonov, vittima e esecutore di una societa` angusta e squallida, sologub crea un archetipo simbolico dell`ambizione e della follia. narrandone l`ossessiva attesa di promozione sociale e i malvagi propositi, l`autore gli affianca un fantasmatico alter ego, il demone nedotykomka, mostro della ragione o incubo proiettato. nella vicenda, immersa nelle tonalita` cupamente realistiche della provincia russa, lo scrittore alterna realta` e fantasia, satira e grottesco, commedia e tragedia. cosi` la scrittura di sologub rivela la sua vera vocazione: presentare, nei connotati puntuali di una vita cittadina, una disperata allegoria dell`esistenza umana.

quella che si narra in questo libro non e` la storia di un cane. e la "biografia morale" di un animale non immaginario ma esemplare, che racconta come intelligenze diverse, umana e canina, cominciano a sfiorarsi. infatti, grazie allo stile "lunatico" di berselli, al suo divagare un po` picaresco, decollano subito, con vari scodinzolii, storie molto italiane e politiche, disincantate e ironiche, in cui avventure e disavventure di razze differenti si "specchiano in una visione di pura tolleranza, all`insegna di un relativismo assoluto, di un italianissimo `si`, vabbe`...`. allora non stupitevi se la biografia "reazionaria" di liu` si intreccia con quelle di montanelli e de felice, di cacciari e agnelli, di pasolini e nanni moretti, fra aneddoti memorabili e detti molto celebri o strazianti. intorno all`idea di un cane", ecco allora una societa` italiana che guarda attonita se stessa, la sua cultura e il suo modo di essere, e alla fine si convince che un metodo, o un rimedio, per la convivenza ci dev`essere: basta accontentarsi di raccontare storie, accoccolati su un divano, immaginando magari una portentosa festa con tutti gli amici che abbiamo, mentre fra i piedi scalzi si diffonde il tepore dolce, filosofico e irrimediabilmente, deliziosamente, poco progressista dell`ultimo riferimento politico rimasto, la pancia calda di liu`".




il racconto giallo e` un genere delicato e difficile. l`estensione breve della storia richiede che da una situazione normalissima sprizzi d`improvviso la sorpresa, come un`esplosione. qui la situazione di normalita`, in cui si mettono alla prova gli svariati investigatori, e` l`estate: precisamente le vacanze d`estate. sperano in una sosta, "senza indagini, senza pericoli, senza misteri". ma il vento caldo li porta lontano, fuori sede e spesso fuori di testa. carlo monterossi, l`eroe di alessandro robecchi, si trova in una posizione insolita per un investigatore benche` divo della televisione, quella del truffato; e cosi` prepara il "contropacco". i vecchietti del barlume, usciti dal talento comico di marco malvaldi, sono in montagna, con la settimana delle poste, e si infilano in una storia di eversione: assurdamente, ma l`assurdo e` la loro dimensione. saverio lamanna, il protagonista dei gialli di gaetano savatteri cosi` vicini alla cronaca siciliana, intuisce una verita` inconfessabile (nel senso piu` proprio del termine) durante un convegno antimafia. rocco schiavone, il triste tenebroso di antonio manzini, scopre un piccolo ributtante intrigo sul volo per le vacanze e rischia di provocare, con l`aria che tira, un grosso guaio. petra delicado, la paladina di verita` e di giustizia venuta dal genio di alicia gime`nez-bartlett, stavolta senza il vice fermin (lo sente al telefono) in un club vacanze, inciampa in un boss, spinta dai bambini del compagno...


il quadro di loggia e` una modalita` di descrizione del rituale del grado mediante immagini; viene tracciato sul pavimento della loggia oppure su un quadro che si pone a terra in occasione delle cerimonie. in questo libro l`autore analizza e spiega le relazioni esistenti tra i testi classici della massoneria e le immagini presenti in esso. al di la` della sua complessita` e dei suoi significati, il quadro di loggia e` l`elemento simbolico essenziale per tutti i riti massonici, una sorta di promemoria che riunisce i principali simboli del grado. in senso piu` tecnico si puo` aggiungere che, in virtu` della sua forma grafica, il quadro di loggia e` una rappresentazione sinottica della loggia stessa. la sua rappresentazione permette di trasformare un locale ordinario o un tempio massonico in una loggia. la sua sola presenza, associata alle luci del rito, autorizza lo svolgimento dei lavori della loggia, e senza di esso non puo` esservi una cerimonia. pertanto e` un elemento indispensabile, e riguarda tutti i massoni e tutti i riti.






Uno dei dischi migliori della Griffith, 1989,. Edizione rimasterizzata.


Mastrogiacomoo Editore, 1974, IT. Catalogo-antologia in cui l'autore raccoglie una selezione di cineautori italiani, europei e giapponesi, riducendo solo a qualche nome la parte dedicata agli Stati Uniti. Attraverso schede e filmografie, l'autore cerca di sottolineare le caratteristiche peculiari del cinema sperimentale e underground, prendendo in esame piccoli film ad 8 mm e super 8, presentati generalmente in gallerie d'arte definiti filmperformances: opere talora interessanti, talora inutili ma comunque punti di riferimento nel panorama confuso e precario della ricerca artistica del periodo tra il 1939 e il 1972.
