

sotto il titolo "il seminario" e` raccolto l`insegnamento orale che lacan tenne a parigi senza interruzione dal 1953 fino a poco prima della sua morte. a roma, nell`estate del 1953, alcuni mesi prima quindi dell`inizio del suo seminario, si era tenuto un congresso in cui lacan aveva pronunciato il cosiddetto "discorso di roma", che segna l`inizio del suo insegnamento e che trovera` forma definitiva nel testo "funzione e campo della parola e del linguaggio in psicoanalisi". per i primi dieci anni lacan si dedichera` al commento della teoria e della pratica clinica di freud, facendo anche riferimento ai lavori degli psicoanalisti formati da freud. dal 1964 in poi, invece, ossia dalla rottura definitiva con l`associazione freudiana, lacan si dedichera` alla messa a punto della dottrina psicoanalitica che stava elaborando, precisando gli aspetti strutturali e logici della scoperta freudiana. questo "seminario" e` il primo della serie dedicata all`opera di freud. come indica il titolo stesso, "gli scritti tecnici di freud", lacan prende spunto da alcuni articoli, che all`epoca furono riuniti in francia in una pubblicazione e che mettono l`accento sull`applicazione clinica della teoria freudiana. per questo i temi trattati riguardano sostanzialmente la conduzione della cura, e quindi interessano chiunque si domandi da che posizione uno psicoanalista possa ascoltare e possa interloquire con chi gli si rivolge.

in occasione dei cento anni dalla nascita, il volume rende omaggio a lisetta carmi (genova, 1924 - cisternino, 2022), fotografa e artista che nel corso della sua vita scelse l`obiettivo come strumento per indagare il mondo e la condizione umana. attraverso quasi 200 immagini, viene presentata una panoramica sulla sua produzione, frutto di una ricerca articolata che ha sempre dato voce a chi veniva dimenticato e capace di raccontare, con sguardo acuto e lucido, realta` lontane e mondi in trasformazione: dalle foto scattate in italia - in sardegna, in sicilia, l`alluvione di firenze - ai toccanti reportage raccolti nel corso di diversi viaggi compiuti alla fine degli anni sessanta in paesi lontani - venezuela, india, afghanistan - nell`intento di documentare le complessita` del mondo. quindi la citta` di genova, dove mosse i primi passi come fotografa di scena al teatro stabile, che emerge nelle sue diverse sfaccettature col racconto del mondo del lavoro, nei luoghi del porto, dell`italsider e dell`anagrafe. ampio spazio e` infine dedicato alla sua serie piu` nota, i travestiti, considerata una pietra miliare nella storia della fotografia, e a quella, inedita nella versione a colori, erotismo e autoritarismo a staglieno, in cui lo storico cimitero cittadino appare in una veste inattesa, nel contrasto tra la ritrattistica celebrativa ottocentesca e la sensualita` dei dettagli di alcuni