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"nel pensiero di arthur schopenhauer un posto particolare viene occupato dalla riflessione attorno al linguaggio, quale veicolo della comunicazione umana e soprattutto quale abito del pensiero; ma e` anche una riflessione sulle lingue stesse, intese come idiomi. risulta abbastanza facilmente comprensibile come, all`interno di un modello di filosofi`a quale quella del nostro, tale tema assuma un carattere del tutto particolare. nei parerga, di cui qui presentiamo un capitolo (i paragrafi dal 298 al 303a) riuniti sotto il titolo uber sprache und worte, si assiste a una ampissima analisi non tanto riferita al "che cos`e`" della lingua e dei suoi oggetti (e, sottinteso, del suo soggetto, il parlante), ma volta a - per cosi` dire - circoscrivere, attraverso il riverberare di mille sfumature concettuali, il "come" il linguaggio si struttura e si dispone, nell`azione stessa del pensiero." (andrea felis)

il periodo tra il 1943 e il 1948 e` stato uno dei piu` convulsi della storia italiana e internazionale, e ha sollevato molte questioni nel dibattito storiografico e pubblicistico. novacco ritiene che il passaggio cruciale si sia verificato tra settembre e novembre 1947, allorche` una commissione elaboro` il progettto costituzionale poi approvato dall`assemblea costituente nel dicembre 1947. la costituzione italiana in ragione della scarsa chiarezza di principi e della natura ibrida di alcuni istituti generali avrebbe finito per frenare la vita democratica del paese. l`auspicio dell`autore per il futuro non e` altro che uno stato di diritto, dove il parlamento legiferi, il governo emani i decreti, la magistratura pronunci le sentenze.

la solidarieta` e` una pretesa anacronistica, inconsapevole di una societa` divenuta liquida, perennemente segnata dal rischio, dilatata nel globale? i principi appartengono al tempo delle grandi "narrazioni" cancellate dalla post-modernita`? la solidarieta` e` un principio nominato in molte costituzioni, invocato come regola nei rapporti sociali, e` al centro di un nuovo concetto di cittadinanza intesa come uguaglianza dei diritti che accompagnano la persona ovunque sia. appartiene a una logica inclusiva, paritaria, irriducibile al profitto e permette la costruzione di legami sociali nella dimensione propria dell`universalismo. di legami, si puo` aggiungere, fraterni, poiche` la solidarieta` si congiunge con la fraternita`. nei tempi difficili e` la forza delle cose a farne avvertire il bisogno ineliminabile. solo la presenza effettiva dei segni della solidarieta` consente di continuare a definire "democratico" un sistema politico. l`esperienza storica ci mostra che, se diventano difficili i tempi per la solidarieta`, lo diventano pure per la democrazia.

versione sintetica dell`autobiografia di un misterioso avventuriero, exquemelin. difficile verificare l`attendibilita` storica di quello che in questo diario viene raccontato, tuttavia il testo e` un documento per ricostruire ambienti, cultura e mentalita` di uno dei capitoli piu` interessanti della dominazione europea in america latina. storia di una conquista e storia di una violenza di cui l`avventurioro exquemelin si fa inconsapevole strumento, immerso come tutti gli altri protagonisti in una visione del mondo che ancor oggi stiamo cercando di cambiare.

istrionico, audace, impertinente. e arse`ne lupin, bestia nera delle forze dell`ordine, seduttore infallibile di ogni donna incontrata sul proprio cammino, eroe d`elezione di chiunque apprezzi un sense of humour sottile e raffinato. facendosi beffe delle regole costituite, deruba e mette in ridicolo i ricchi borghesi, ma non per astratto afflato anarchico o desiderio ridistributivo alla robin hood. no, a muoverlo sono sete di potere, gusto dell`azione e bisogno di dispiegare tutta la propria energia fisica e intellettuale. in questo senso arse`ne lupin e` un vero e proprio uomo del proprio tempo, la belle epoque francese, che filtra tra le pagine delle sue avventure incarnandosi non solo nell`(auto)ironia del protagonista, ma anche nel suo approccio al mondo, ampiamente debitore dei pensatori francesi dell`epoca - in primis bergson, con il suo "e`lan vital" declinato in chiave superomistica. e fu proprio questo suo essere profondamente in sintonia con il sentire di un`epoca a farlo apprezzare anche dai lettori colti legati ai circoli delle avanguardie, oltre che a consacrarlo come eroe indimenticabile della narrativa popolare e di intrattenimento.

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