


la vita e` in tutte le cose; personificata in una creatura semplice e incantevole, la vita visita i fiori, gli animali e gli esseri umani con i suoi doni di energia e positivita`. una creatura dalle ali rosa vola attraverso le pagine; la vita e` presente in tutte le cose. la protagonista color pastello fa amicizia ed anima ogni essere vivente, dalle api che impollinano i fiori primaverili, alle tartarughe che vivono sotto il mare, ai nonni che donano sagge parole. che sia breve o lunga, la vita e` sempre un dono. una storia delicata che risponde a molte domande dei bambini. io sono la vita e` un volume complementare di "sai chi sono io?". mentre con "sai chi sono io?" abbiamo affrontato il tema della perdita, "io sono la vita" ci conduce in un viaggio pieno di colori alla ricerca magica e senza fine del significato della vita. eta` di lettura: da 6 anni.

un libro per le prime letture, ricco di illustrazioni a colori e di simpatiche avventure. tante storie molto brevi e ricche di immagini, adatte proprio alle prime letture. in una giornata, infatti, ci sono tanti piccoli avvenimenti tutti da raccontare: il lavoro di mamma e papa`, la scuola, i giochi, le storie che il nonno racconta ai suoi nipotini.

un limpido talento critico, una capacita` fuori dal comune di orientarsi nell`universo contemporaneo di segni e linguaggi plurali: con sguardo allenato da continue combinazioni tra passioni profonde e interessi eclettici, susan sontag traccia un`originalissima, radicale rotta attraverso la teoria, la letteratura, il cinema, il teatro e le arti degli anni sessanta del `900. prima dell`"eta` del nichilismo", sontag scrive gli articoli riuniti nel 1966 in contro l`interpretazione, il suo libro d`esordio come saggista: "un atto di liberazione intellettuale" che la fa in breve diventare una figura di riferimento dello scenario contemporaneo, delle sue rivelazioni, trasgressioni, sperimentazioni, illusioni, della sua opposizione alle gerarchie (alto/basso) e alle polarita` (forma/contenuto, intelletto/sentimento). che scriva dello "stile" come centro di gravita` dell`espressione artistica o disegni una mappa dettagliata e ormai classica delle forme della sensibilita` "camp", che parli degli happening in cui l`azione evade dai teatri o si sposti dal diario di pavese ai taccuini di camus, dalla liberta` di genet alla coscienza disgustata di sartre, il filo delle parole di susan sontag non perde il suo obiettivo: evitare che il vaso di pandora dell`interpretazione-superfetazione si rovesci sull`esperienza dell`opera d`arte, deformandola e saturandola di "significati" a proprio uso e consumo.