
Artteso secondo album per la rock-jam band di Bobby Lee Rodgers, orfana del Colonello Bruce Hampton. Bobby Lee, chitarrista di vaglia, è uno dei musicisti emergenti della scena jam Usa.

2 CD. Blue Oyster Cult, live 2002 a Chicago, con Buck Dharma ancora leader.


Il disco d'esordio, 1991

Live 1964.


I Tea Leaf Green sono una jam band californiana che ha sulle spalle già parecchi dischi. Questo nuovo lavoro (l'ottavo in studio, ma ci sono almeno sei album dal vivo ed un triplo box) muta leggermente direzione. Il suono è meno dilatato ed improvvisato e, come per il precedente Lookin' West, anche qui Scott Rager e company fanno del rock con una forma canzone ben più definita. Armonie vocali, chitarre in evidenza e melodie. L'evoluzione di una jam band.

Carnie and Wendy Wilson sono le figlie di Brian Wilson. Chynna61 Phillips è la figlia di John Phillips. Le tre, molto popolari in Usa negli anni novanta, tornano con un disco molto atteso dai loro fans. Infatti interpretano alla loro maniera le canzoni che hanno reso celebri i propri padri. Le canzoni dei Beach Boys e dei Mamas and Papas.

Il nuovo album, 2012, della popolare rock band. Prodotto da Butch Walker.


2 CD. Live

3 CD. Due concerti, eseguiti nel 1979 a New York, ma abbastanza diversi. Il primo, Central Park, 2 Luglio 1979, è un set vigoroso con la fuill band in cui il nostro esegue classici ( For What It's Worth, Love The One You're With, Turn Back the Pages ) ma anche brani meno noti ( nel suo repertorio) come Red House di Hendrix, il blues Come On in my Kitchen e lo standard jazz Cherokee. Il secondo, Park Meadows Racetrack, Brookhaven, Long Island, 7 Settembre 1979, presenta un set diverso con Treetop Flyer, il medley Hoochie Coochie Man / Rocky Mountain way ( Joe Walsh), Go Back Home e Woodstock, tra le altre.


un`immensa raccolta di piatti della tradizione italiana, un ricchissimo patrimonio culinario: questo e` il nuovo ricettario di suor germana, pensato con un occhio alla famiglia e alla convivialita`. tutti i piatti uniscono la fantasia di suor germana con il suo rispetto per la nostra cultura e i prodotti della nostra terra. le ricette sono state suddivise, per una piu` agevole consultazione, tra ricette per tutti i giorni e ricette per la festa, ognuna con le sottocategorie antipasti - primi - secondi - dessert. completano l`opera schede trasversali con ricette salutiste, ricette regionali e ricette legate a date particolari del calendario. ogni ricetta e` spiegata nel dettaglio, di facile comprensione e di sicura riuscita, con informazioni e suggerimenti per la cottura o la conservazione dei cibi. uno strumento di grande utilita` e praticita`.

ticinese, autore di importanti saggi su dante, petrarca, pascoli e montale, traduttore del goethe lirico, giorgio orelli e` uno dei maggiori poeti in lingua italiana del secondo novecento. dopo l`esordio nel `44 con "ne` bianco ne` viola" - prefato da gianfranco contini -, s`impone all`attenzione della critica nei primi anni cinquanta, quando le sue poesie sono accolte, insieme a quelle di sereni, risi e altri, nella "linea lombarda" di anceschi, e con quelle di zanzotto, pasolini e cattafi nell`altrettanto "storica" "quarta generazione" di piero chiara e luciano erba. qui, tuttavia, sono gia` evidenti le premesse di un percorso poetico autonomo, che ha saputo mantenere negli anni un originale equilibrio tra fedelta` alla tradizione e motivato sperimentalismo. come osserva pier vincenzo mengaldo, nel succedersi delle principali raccolte i versi di orelli dimostrano una straordinaria aderenza agli "oggetti" e alla realta`, alla vita e alle "occasioni" come privilegiate fonti di poesia: da "l`ora del tempo" (1962) a "spiracoli" (1989), passando per la tappa fondamentale di sinopie (1977), questo poeta capace di alternare grazia ironica e forte preoccupazione etica e civile approfondisce quella dimensione epigrammatico-narrativa che lo contraddistingue e che giunge a compimento con "il collo dell`anitra" (2001), per offrire una prova ulteriore nel laboratorio inedito del suo "quinto" libro, "l`orlo della vita". introduzione di pier vincenzo mengaldo.

ne "la parte di guermantes", edito tra il 1920 e il 1921, il narratore fa il proprio ingresso nel "bel mondo" che, con i suoi riti e i suoi miti, le soire`e, i pranzi, i palchi all`ope`ra, occupa tanta parte del libro. e la storia di un disinganno, quello della snobistica attrazione per l`aristocrazia; un lungo, rarefatto racconto capace di esaltare la "poesia perduta" della nobilta` e svelarne insieme la sterile frivolezza. ma anche di approdare, soprattutto grazie al personaggio del barone di charlus che introduce in maniera vibrante il tema erotico, a una dimensione che trascende la mondanita` per giungere a profonde rivelazioni esistenziali.

Registrato dal vivo al Club Keystone Corner, San Francisco, 1980. Con Marc Johnson al basso e Joe LaBarbera alla batteria. 1000 copie, numerate individualmente, TRANSLUCENMT GREEN COLOURED VINYL. Splendido concerto inedito.

. non pensa ad altro elie, da quando, nella pensione della signora lange che e` ormai diventata il suo rifugio e la sua tana, e` arrivato michel. ventidue anni, capelli scuri e lisci, gli occhi di un nero profondo, la carnagione olivastra, michel e` il rampollo di un`agiata famiglia romena, ha la stanza migliore, viene nutrito e coccolato, e tutte le sere raggiunge nei bar di liegi un gruppo di connazionali. elie invece ha una zazzera rossiccia e crespa, labbra carnose e occhi sporgenti che lo fanno assomigliare a un rospo; sbarcato tre anni prima dalla nati`a vilnius per preparare un dottorato in matematica, occupa una stanza che non puo` permettersi di riscaldare, mangia pochissimo, esce di rado, non ha amici. per michel, convinto com`e` che tutti debbano amarlo, non e` stato difficile sedurre la figlia della signora lange, quella louise nella cui schiva presenza elie ha sempre trovato . e lui, elie, se n`e` accorto, perche` una sera li ha visti baciarsi - e perche` li guarda, ogni pomeriggio, dal buco della serratura, inorridito e affascinato al tempo stesso. si`, deve fare giustizia elie, deve eliminare quell`intruso che e` venuto a sconvolgere il suo quieto universo. quell`uomo . e lo fara` - o almeno credera` di averlo fatto. ma, ventisei anni dopo, in un paesino minerario dell`arizona, se lo ritrovera` davanti...

la milano che prende forma in queste pagine e` la citta` opulenta e felice che da capoluogo ottocentesco si va trasformando nella metropoli tutta ferro e acciaio dei primi decenni del novecento, la ispiratrice di boccioni. , come scrive alberto rollo nella prefazione, savinio ne percorre le strade, ne esplora le piazze, ne scopre le chiese, i musei, i palazzi, senza disdegnare i caffe` e le osterie: indugia, osserva, ascolta, alla ricerca . complice stendhal, divaga con la leggerezza dell`homme d`esprit: ne racconta luoghi e protagonisti (da parini a manzoni a dossi, da boito a verdi), ne svela l`aura di citta` che si ammorbidisce nell`intimita` dei suoi giardini, ne riconosce con sorpresa l`insospettabile . ma non e` un reporter ne` le sue descrizioni sono fredde istantanee: piuttosto suggestioni che reagiscono con la sua sensibilita` di artista che sulla pagina come sulla tela gioca con il mito e la modernita`. affresco fantasmagorico e scintillante, in bilico tra memoria, confessione e capriccio, il taccuino milanese di savinio e` una sincera dichiarazione d`amore alla .

Concerto radiofonico