
l`apparato di 186.668 soldati delle forze armate italiane non serve piu` alla difesa della patria. non c`e` un solo soldato a guardare le frontiere e non si sa neppure da chi venga la vera minaccia. il problema della sicurezza e` planetario, per affrontarlo dovremmo integrare le forze almeno in europa e avere una nostra politica. lo stesso senso della guerra e` cambiato. si combatte per i cicli produttivi: in tutto il globo e senza fine. gli eserciti ne escono trasformati. ai soldati di leva si affiancano i professionisti, ai militari i civili: mercenari o contractors. un testimone d`eccezione, interno alla macchina militare, ci restituisce il quadro mutato dei nuovi professionisti della sicurezza: che quando cadono commuovono, al piu` spaventano, quasi sempre appaiono impotenti. fabio mini e` stato capo di stato maggiore del comando nato delle forze alleate sud europa e al vertice della kfor in kosovo.

la complessita` del mondo genera ansia. spesso dobbiamo prendere posizione su questioni che non conosciamo; o incontriamo culture o religioni con valori lontani dai nostri. nel primo caso puo` accadere che, privi degli strumenti per orientarci, fatichiamo a formarci un parere. nel secondo caso possiamo piu` facilmente avere un`opinione, ma rischiando di ricadere senza accorgercene in pregiudizi che alimentano diffidenza o intolleranza. qualche esempio: i vaccini sono davvero pericolosi? e meglio il sistema di votazione proporzionale o maggioritario? dobbiamo lasciare i crocefissi nelle aule? forse e` ora di imparare ad applicare lo scetticismo. sesto, detto empirico, fu il primo, nella cultura occidentale gia` nel ii secolo d.c., a dirsi scettico. il suo suggerimento era quello di esercitare la skepsis - parola che in greco, la lingua in cui scriveva, significa semplicemente indagine, ricerca - e dopo di che comportarci in base a come le cose ci appaiono, sapendo bene che ad altri potrebbero apparire diverse. in sette brevi lezioni, questo libro ci aiuta a saperne di piu`.