










la leggenda del graal continua a mantenere intatto il suo fascino non solo perche` intreccia nei modi dell`epica cortese l`avventura e l`amore, ma perche` in fondo racconta una storia di formazione di una personalita` attraverso una serie di prove difficili. l`autrice si e` ispirata alle leggende cavalleresche per reinventarle in un racconto che e` anzitutto un invito ad abbandonarsi al piacere dell`affabulazione, alla seduzione degli intrecci e alle raffinate atmosfere della vita di corte. dopo tante avventure, i tre cavalieri si ritroveranno in un castello per raccontare le loro esperienze e per offrirsi al giudizio di una specie di tribunale che dovra` decidere chi di loro e` degno di diventare il re del graal, il regno della bonta` e della giustizia.

"in brida, il mio terzo romanzo che ho scritto appena dopo l`alchimista, racconto l`iniziazione di una ragazza al mondo della magia attraverso diverse tradizioni esoteriche. in esso esploro svariati temi che mi sono cari, come la grande madre, le religioni pagane e l`amore. quando ho scritto brida e l`ho pubblicato in brasile piu` di 28 anni fa, alcune tematiche come il volto femminile di dio erano ancora estranee alla maggior parte delle persone. tuttavia ho notato, con il passare del tempo, un cambiamento della percezione - una crescente apertura della gente nei confronti di un approccio intuitivo alla conoscenza, accompagnata da una maggiore insofferenza verso le rigide regole sociali. come ho scritto nel libro, `la nobilta` d`animo piu` grande che un essere umano possa mostrare e` l`accettazione del mistero`. ho la sensazione che il mondo stia sempre piu` prendendo coscienza del mistero, cosi`, cari lettori, vi faccio oggi dono della storia di questa giovane donna." (paulo coelho)
fin dai primi contatti con l`occidente la poesia giapponese non ha smesso di colpire l`immaginazione degli europei per via delle sue peculiari caratteristiche come la brevita` dei componimenti, il costante riferimento agli elementi naturali, la particolare importanza data alla calligrafia, la sostanziale assenza di rima compensata dalla scelta di strutture ritmiche e prosodiche estremamente durature: caratteristiche queste spesso fraintese o deformate da una visione tipicamente orientalista ed eurocentrica di stampo novecentesco. questo inedito progetto editoriale in tre volumi, corrispondenti al periodo antico (fino al 1185), periodo medievale (fino al 1868) e periodo moderno (fino alla fine del secolo scorso), si propone di selezionare e presentare sotto una nuova luce versi, canti e liriche prodotti in giappone nell`arco di piu` di diciotto secoli. un ricco apparato critico e il testo a fronte rendono questa antologia un prezioso strumento di studio e riferimento sia per l`esperto di culture dell`asia orientale che per il semplice appassionato di poesia e letteratura mondiale. il primo volume dell`antologia, dai canti antichi allo splendore della poesia di corte (viii-xii secolo), raccoglie piu` di trecento componimenti scaturiti dal pennello di circa un centinaio tra i piu` rappresentativi poeti dei periodi nara (710-794) e heian (794-1185). le venti sezioni che compongono il volume corrispondono alle piu` importanti raccolte e antologie compilate nei primi secoli della storia della letteratura giapponese, come il man`yoshu, il kokinshu, il kaifuso, ma anche opere mai tradotte in italiano come il kudai waka o lo honcho monzui. canti religiosi, struggenti poesie d`amore, elaborati giochi di parole e artifici retorici che diventeranno modello imprescindibile per tutta la successiva storia letteraria dell`arcipelago. un`attenzione particolare e` stata inoltre dedicata alla poesia in cinese composta da giapponesi, che rappresenta l`altra faccia di questa tradizione

tutti gli scritti di kafka sono attraversati dalla presenza del nemico. ma il suo nome si dichiaro` soltanto alla fine, nei tre lunghi racconti di animali - ricerche di un cane, josefine la cantante o il popolo dei topi, la tana - che hanno scandito gli ultimi mesi della sua vita, chiudendola come un sigillo. non si trattava di un tribunale ubiquo e ferreo, come nel processo, ne` di un`autorita` avvolgente, che poteva attirare a se` e al tempo stesso condannare, come nel castello. ma di animali dispersi e brulicanti, sopra e sotto la superficie della terra. erano diventati gli unici interlocutori di colui che narrava. come se kafka fosse voluto scendere in uno strato piu` largo di cio` che e`, la` dove gli uomini possono essere una presenza superflua. a quel luogo - separato dal mondo ma da sempre gia` presente - e al suo ideatore e` dedicato questo libro, che e` insieme la via piu` diretta e labirintica per raggiungerlo.

USA 2002. 136 minuti. Con Ewan McGregor, Natalie Portman, Hayden Christensen.

tutto comincia nel 1906 a casa di una ricca famiglia a new rochelle, nello stato di new york, quando il celeberrimo artista della fuga harry houdini si schianta con la sua automobile contro un palo proprio davanti all`abitazione dove vivono il bambino, il padre, la madre, il nonno e il fratello minore della madre. da quel momento, magicamente, la linea che separa realta` e immaginazione sembra sparire. sono gli anni in cui henry ford costruisce automobili facendo diventare macchine gli uomini; j.p. morgan domina il mondo della finanza e colleziona reperti impagabili; emma goldman infiamma le folle con i suoi discorsi e il milionario thaw uccide l`architetto stanford white, amante della giovanissima moglie, l`ex ballerina evelyn nesbit. tutti loro, assieme a sigmund freud, emiliano zapata e tanti altri personaggi storici entrano ed escono dal racconto, incrociandosi con i membri della famiglia del bambino, ma anche con quella di un geniale immigrato ebreo dell`est europeo e di un elegante pianista nero, animato da un`inesauribile sete di giustizia. intorno c`e` la new york d`inizio secolo con i suoi mille volti, la ricchezza e la poverta`, il razzismo, il progresso e i ghetti, una citta` che soffre ma che ha voglia di futuro, e si muove all`indiavolato ritmo del ragtime. "ragtime" e` il libro con cui doctorow ha cambiato il concetto stesso di romanzo, l`opera di uno scrittore che ha affrontato con coraggio le ambiguita` della storia del suo paese, continuando peraltro a essere affascinato dalla bellezza e dal genio dell`esperimento americano.


FLD 213 S
Jean Parédès

durante la guerra di spagna, un giovane americano antifranchista, robert jordan, l`"ingles", e` incaricato di far saltare un ponte in territorio nemico. nei tre giorni che trascorre nella foresta con i partigiani della "banda di pablo", incontra maria e il grande amore, ma soprattutto raggiunge - grazie anche alle discussioni con i compagni e alle profonde riflessioni che la costante vicinanza della morte gli suggerisce - quella comprensione della vita di cui era sempre andato in cerca. trovera` cosi` il coraggio di sacrificarsi perche` al di la` di ogni errore e di ogni violenza ci siano pace e liberta` per tutti, e l`uomo non si rassegni al dolore e alla vergogna.

il volume raccoglie quattro romanzi brevi con venature autobiografiche. in "il giorno in cui lui mi asciughera` le lacrime", un uomo alla vigilia della morte rievoca la propria infanzia e il dramma che divise la sua famiglia nel 1945. "l`animale d`allevamento", ambientato durante la seconda guerra mondiale, descrive la cattura di un soldato americano, un nero, e l`evoluzione del suo rapporto con gli abitanti del villaggio che lo ospita. il testo che da` il titolo alla raccolta ripercorre gli sforzi di un padre per entrare in contatto con il figlio mentalmente menomato. "aghwee il mostro celeste" e` una ironica e fantascientifica variazione sul rapporto tra realta` e allucinazione.

