

nel 1996 arrigo levi pubblico` un piccolo saggio intitolato "le due fedi", dedicato agli amici delle comunita` di sant`egidio, che lo avevano coinvolto in alcune loro iniziative ecumeniche. conteneva le riflessioni, gli interrogativi e le risposte di uno spirito laico che non rinuncia alla propria indipendenza critica, ma accetta le sfide che il pensiero religioso pone ai credenti e non credenti. da allora il dialogo e le occasioni di incontro si sono moltiplicati. da tutto cio` nasce questo libro che riprende parzialmente il precedente saggio e continua la discussione.

l`autore prende le mosse dal mondo greco, allorche` la retorica venne durevolmente codificata come indispensabile supporto dell`eloquenza e venne sottoposta al duro attacco di platone, che ha pesato a lungo nella tradizione occidentale; alla retorica classica segue la frantumazione medievale e la riconquistata unita` nell`eta` rinascimentale. accanto all`evoluzione storica, vickers discute aspetti cruciali quali la funzione espressiva delle figure retoriche e i legami tra la retorica e le arti non verbali della musica e della pittura. l`ultimo capitolo e` dedicato alla sopravvivenza della retorica nel romanzo moderno, da joyce a queneau, da tournier a orwell. un epilogo fa il punto sugli studi di retorica attuali.

