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il gusto per il perverso e il sinistro, la seduzione e il fascino del male, il culto della donna bella e sadica e il masochismo autodistruttivo dell`uomo nell`ultimo romanzo di uno dei piu` conosciuti scrittori giapponesi.

scritti tra il 386 e il 395, i "dialoghi" sono il frutto principale dell`otium filosofico a cui agostino si era dedicato subito dopo la conversione. meno conosciuti dei grandi capolavori della maturita`, essi in realta` basterebbero da soli ad assicurargli un posto di rilievo nella storia del pensiero occidentale. agostino, che vi figura quasi sempre come protagonista, indaga e discute temi quali la conoscibilita` della verita`, l`essenza della vita felice, l`origine del male, la natura dell`anima e la funzione del linguaggio. convinto che il dialogo fatto di domande e risposte sia il modo migliore di cercare la verita`, egli guida interlocutori e lettori a scoprirla dentro di se`, dove essa risiede.

abbiamo perso il contatto con il reale. e necessario tornare a rivolgere lo sguardo alle cose concrete, modeste e quotidiane. le sole capaci di starci a cuore e stabilizzare la vita umana. una massa di informazioni ci investe ogni giorno. come ogni inondazione, anche questa agisce sulle nostre esistenze, spazza via confini, rimodella geografie. ormai sono i dati e non piu` le cose concrete a influenzare le nostre vite. le non-cose stanno prendendo il sopravvento sul reale, sui fatti e la biologia. e cosi` la realta` ci appare sempre piu` sfuggente e confusa, piena di stimoli che non vanno oltre la superficie. con la sua consueta lucidita` e veemenza, byung-chul han, critico severo ma acuto della contemporaneita`, ci offre una peculiare e sferzante riflessione sulla comunicazione, la rete e il futuro che stiamo costruendo.

questo libro nasce dalla necessita` di avvicinare il lettore a un paese che da un lato e` sempre piu` in prima linea nello sviluppo industriale e tecnologico globale, dall`altro e` ancora vittima instabile dei perversi giochi politici che portarono alla sua divisione alla fine degli anni quaranta del xx secolo. partendo dalle stesse mitiche origini della nazione coreana, dal territorio e dalla lingua fino alla difficile situazione geopolitica attuale, l`autore dipinge la grande avventura di un popolo di antica civilta` che, occupando da sempre un posto fondamentale nello scacchiere geopolitico dell`estremo oriente, ha contribuito considerevolmente a formare quella cultura giapponese oggi nel mondo ben piu` conosciuta e apprezzata. per secoli vaso di coccio fra vasi di ferro, la corea sta ancora pagando per un`intrinseca debolezza e soprattutto per la protervia altrui, che proprio nel xx secolo l`ha portata prima a perdere un`indipendenza fino ad allora sempre difesa con successo e poi all`incommensurabile tragedia della divisione e della guerra fratricida. questa nuova edizione aggiornata del volume esamina con passione e competenza il complicato percorso storico del paese del calmo mattino, riuscendo a dare conto non solo dei suoi malesseri e delle sue contraddizioni, ma anche delle ragioni per cui oggi e` piu` che mai al centro dell`interesse e delle tensioni politiche internazionali.

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