ogni libro di dagerman ci costringe a mettere in dubbio le verita` ricevute e a guardarci allo specchio, come individui, come societa`, ma soprattutto come esseri umani. ribelle all`ingiustizia in ogni aspetto del vivere e a qualsiasi forma di oppressione, la sua opera conserva una pungente attualita`, e cosi` la sua riflessione politica e culturale, cui e` dedicata questa raccolta di interventi su quotidiani e riviste letterarie e anarchiche. con una sorprendente capacita` di leggere il proprio tempo e prevedere il nostro, con la sua coerenza estrema e irriducibile, dagerman denuncia le "gabbie" della moderna democrazia, dove un manipolo di poteri decide migliaia di destini, gli interessi dello stato prevaricano i diritti inalienabili della persona, e la cultura e` declassata a "gioco di societa`", slogan ideologico o anestetizzante di massa. ma soprattutto rivendica il compito della letteratura di "mostrare il significato della liberta`", di scuotere le coscienze per riscattare l`uomo e i suoi valori fondamentali: l`uguaglianza, la difesa dei deboli, la solidarieta`. e confessa il suo conflitto di scrittore diviso tra l`impegno sociale e l`inviolabile autonomia dell`immaginazione, che deve seguire liberamente le proprie vie per "toccare il cuore del mondo". se la politica e` definita l`arte del possibile, ovvero dei limiti, del compromesso, della rinuncia alla speranza, dagerman non puo` che difendere a gran voce la necessita` di una "politica dell`impossibile".

l`immenso serbatoio del sapere proverbiale greco e romano e` stato fissato, dall`eta` arcaica greca fino al rinascimento, in raccolte ora attribuite a figure leggendarie di filosofi e sapienti (pitagora, focilide, epicarmo, catone, varrone), ora frutto di compilatori per noi quasi sconosciuti (i "paremiografi"). pur senza uno statuto autoriale definito, queste raccolte hanno costituito per secoli un punto di riferimento importantissimo per la cultura e per il pensiero occidentale. se ne propone, per la prima volta al mondo, una traduzione completa che abbraccia oltre duemila anni di storia, con numerose traduzioni di testi inediti: dai sette sapienti ai filosofi ellenistici, dai monostici di menandro alle sentenze di appio claudio, dai proverbi della bibbia greca alla raccolta di publilio siro, dai papiri con le raccolte private di massime morali ai sentenziari bizantini, dai proverbi popolari del medioevo greco alle raccolte latine dei monaci d`occidente, fino alla piu` cospicua silloge paremiografica, quella di michele apostolio, del xv secolo, base indispensabile degli adagia di erasmo da rotterdam, pubblicati sempre in questa collana, dei quali questo volume costituisce la naturale premessa. nel saggio introduttivo emanuele lelli ripercorre la storia e la funzione del proverbio in grecia e a roma, da omero al medioevo. un`indice lemmatizzato di oltre trentamila proverbi e sentenze chiude il volume. con i testi greci e latino a fronte.