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la storia controversa di maria jose`, moglie di umberto di savoia e ultima regina d`italia. una donna di grande fascino e personalita` che, giunta in italia per un matrimonio infelice, seppe conservare il coraggio e la dignita` in un`epoca difficile e pericolosa.

scritto nell`arco di sessant`anni, ii "faust" rappresenta uno dei punti piu` alti della letteratura mondiale di ogni tempo. ispirata dalla figura storica di un alchimista tedesco vissuto nel xvi secolo, la vicenda e` incentrata sullo scellerato patto che un uomo sapientissimo, faust, stipula con un rappresentante del diavolo, mefistofele, al fine di poter accedere ai segreti piu` arcani del mondo. in vita mefistofele servira` faust con le sue arti magiche, per poi ottenerne in punto di morte l`anima e consegnarla alla dannazione eterna. diverse sono le scene rese immortali dalla penna di goethe: la seduzione attraverso mille espedienti di margherita, il sabba delle streghe nella notte di valpurga, l`imperatore tedesco alle prese con l`inflazione, la disperata difesa della propria casa di filemone e bauci... nonostante i mille misfatti e l`accordo sottoscritto con il maligno, nel momento finale faust verra` salvato grazie alla forza creatrice che muove l`universo: il principio femminile dell`amore.

chi non si ricorda del mondiale di calcio del 1982? chi non ricorda il miracolo paolo rossi? a distanza di trent`anni da quel mitico 1982, paolo rossi ripercorre i giorni che hanno cambiato la sua vita, che lo hanno reso eterno. e i giorni che ci hanno tenuti inchiodati davanti al televisore. aneddoti e ricordi si intrecciano a emozioni, paure, sensazioni. fino alla finalissima italia-germania con cui l`italia vince il campionato. un campionato rimasto nel cuore degli italiani che, dopo il racconto di paolo rossi, fanno sentire la loro voce, i loro ricordi, le loro emozioni. un libro che e` insieme la testimonianza di un grande campione e i ricordi di quegli italiani che ancora hanno impresso nel loro cuore l`esultanza del presidente pertini e l`urlo indimenticabile del telecronista martellini: "campioni del mondo! campioni del mondo! campioni del mondo!".

ali` ha tredici anni quando vede roma per la prima volta. e tutto cosi` imponente e ordinato, per lui che viene da kabul. ci ha messo cinque anni, ma finalmente ha coronato il suo grande sogno: e` arrivato in europa dopo aver dovuto dire addio, insieme al suo paese, l`afghanistan, ai genitori e al fratello, annegato nel mediterraneo nel tentativo di raggiungere clandestinamente la grecia dalla turchia. ma non c`e` tempo per riposarsi: in realta` il viaggio e` appena cominciato. perche` a roma la gente e` strana: parla una lingua che ali` non capisce, ha abitudini diverse e lo guarda come un alieno. e poco piu` che un bambino, eppure di lui notano solo che e` povero, sporco, straniero. e allora bisogna crescere in fretta, integrarsi e combattere i pregiudizi. ma dove trovare le forze? gli addii si susseguono: ragazzi arrivati con lui dalla grecia prendono la strada della criminalita` o proseguono verso altre mete giudicate da "radio migranti" preferibili all`italia. ali` e` di nuovo solo, ma sa che non deve perdere l`occasione che la vita (e suo fratello, con il suo sacrificio) gli hanno in qualche modo regalato. percio` studia, riga dritto, si impegna a capire gli altri nonostante pochi cerchino di capire lui, non perde mai il coraggio e l`ottimismo e, piano piano, senza mai smettere di sognare, ce la fa. emozionante e piena di speranza, la storia di ali` ci parla anche di noi, del nostro mondo riflesso negli occhi di chi arriva in italia in cerca di un futuro. e si fa storia universale, quella di un ragazzino, poi ragazzo, poi uomo, che cerca quello a cui tutti aspiriamo: l`amicizia, l`amore, l`accettazione. insomma, un posto nel mondo.

e il decimo dei "dialoghi" di seneca, dedicato al suocero pompeo paolino, che aveva in quel momento l`importante incarico di prefetto dell`annona, cioe` di raccolta e distribuzione del grano nell`urbe. e proprio all`amico, oltre che parente, seneca da` il consiglio di ritirarsi a vita privata, tralasciando ogni attivita` pubblica. assumendo cioe` un atteggiamento filosofico apparentemente epicureo, nonostante lo stesso seneca fosse un esponente importante dello stoicismo romano. e in realta` una fase difficile, questa per seneca, per un breve lasso di tempo fuori dai giochi politici, prima ancora di ritornare in auge grazie al nuovo imperatore nerone. il trattatello si basa su un paradosso. non e` la vita a essere breve, come invece comunemente si crede. essa e` lunga, purche` la si sappia razionalmente impiegare. pero` la vita non deve essere dedicata agli altri, ma al sapere e alla filosofia. l`approccio di seneca in questo dialogo definisce un importante modello di vita spirituale per l`eta` classica: seneca concepisce la filosofia come ricerca della virtu` e pratica della liberta`.

ambrosio, monaco dell`ordine dei cappuccini di madrid, e` conosciuto in citta` per la sua saggezza e la condotta virtuosa. fino al giorno in cui scopre che il discepolo con cui ha un profondo legame e` in realta` una fanciulla, matilda. caduto in tentazioni sempre piu` torbide, ambrosio ricorrera` alla magia e al demonio nel tentativo di celare i propri crimini all`inquisizione. considerata uno dei capolavori di quella letteratura nera e sublime che canta il male solo per estenuare il lettore e fargli desiderare il bene per rimedio, l`opera di lewis viene riscoperta dai surrealisti e antonin artaud, nel 1930, decide di farne rivivere la grandezza. la sua non e` una traduzione o un adattamento ma, come dice artaud stesso, "una specie di copia in francese del testo originale". egli usa il testo di lewis come materiale grezzo, modellandolo in profondita` per rendere il ritmo piu` incalzante, l`intreccio piu` intricato, come il dedalo di gallerie sotterranee teatro di alcune delle scene piu` cruente del romanzo.

una ragazza tenace e sfortunata, figlia della poverta` dei campi, vittima dell`uomo e dell`eta` industriale: e` tess dei d`urberville, protagonista di uno dei capolavori del romanzo vittoriano. la tranquilla contea inglese del wessex, antica denominazione anglosassone del dorset, e` teatro di sordide vicende e di soprusi: l`ingenua tess, ultima rappresentante di una nobile famiglia decaduta, viene sedotta e abbandonata in giovane eta`, costretta a seppellire un figlio nato malato, battezzato da lei stessa con il significativo nome di dolore. condannata come "donna perduta" dall`opinione comune, non si arrende alla propria condizione: cerca il riscatto attraverso il lavoro e il matrimonio con angel clare, figlio di un pastore evangelico, turbato dal passato tormentato della moglie. in un crescendo di vicende drammatiche, tess trovera` riposo solo all`ombra dell`antico tempio pagano di stonehenge, come una vera vittima sacrificale dei tempi moderni. introduzione di pietro citati.

otto adolf eichmann, uno dei comandanti delle ss responsabili dell`organizzazione della cosiddetta "soluzione finale", fu processato nel 1961 a gerusalemme, avendo commesso crimini contro il popolo ebraico, crimini contro l`umanita` e crimini di guerra sotto il regime nazista. hannah arendt assistette al processo come inviata del "new yorker" e ne nacque un libro scomodo, che pone le domande che non avremmo mai voluto porci e da` risposte che non hanno la rassicurante certezza di un facile manicheismo. il suo resoconto, spiega ezio mauro nella sua prefazione, e` "il tentativo di recuperare una misura umana di razionalita` che consenta di mandare avanti il mondo dopo auschwitz": e` un`esplorazione attenta e appassionata del contesto storico e politico, un`analisi del tempo nazista, indispensabile per capire come quella quotidianita` ordinaria e mediocre abbia potuto farsi strumento dell`orrore. questo tipo di indagine diventa necessaria poiche` "quel che si vede e quel che si sente non riescono a restituire la portata dell`accaduto che resiste al diritto, alla giustizia, alla pieta`, dunque alla comprensione". sprovvisto di qualsiasi tipo di eccezionalita`, concentrato sulla corretta esecuzione del compito assegnatogli, eichmann e` l`incarnazione "banale" del male, che per questo risulta tanto piu` terribile, perche` i suoi servitori piu` o meno consapevoli non sono che piccoli, grigi burocrati. i macellai del nostro tempo non hanno la "grandezza" dei demoni: sono dei tecnici, si somigliano e ci somigliano. prefazione di ezio mauro.

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