









dell`antica lirica greca non sono rimasti che frammenti piu` o meno estesi (fatta eccezione per pindaro, di cui resta un`opera intera): ma essi bastano a illuminare un`esperienza d`arte irripetibile, che nel ritmo delle forme sembra rendere il movimento essenziale della vita. il volume presenta testi di 19 poeti, da archiloco a bacchilide. li affianca la nuova traduzione di enzo mandruzzato, volta a ricreare il pensiero e la musica degli originali.

pubblicati in prima edizione a lisbona nel 1572, i lusiadi cantano nella forma tradizionale del poema epico un evento di stretta contemporaneita`, cioe` il glorioso viaggio per mare di vasco de gama oltre il capo di buona speranza.



le storie e le leggende che circondano i "mitici" eroi eponimi delle due piu` importanti citta` del mondo antico: atene e roma. teseo, che per conquistare la capitale dell`attica dovette vincere le terribili arti magiche della matrigna medea, e successivamente uccidere il minotauro, sconfiggere le amazzoni (e ne sposo` la regina, ippolita), partecipare all`impresa degli argonauti, e svolgere un`attivita` di legislatore e di riformatore religioso. altrettanto drammatica e` la storia di romolo: figlio di marte e di rea silvia, assassino del fratello all`atto della fondazione di roma, predone di donne ai danni del popolo dei sabini, re guerriero di un popolo di esiliati da altre citta`, ma al tempo stesso legislatore sia in campo religioso sia civile.


santa teresa d`avila fu indotta a scrivere quest`autobiografia dai suoi confessori, per documentare una vita che gia` allora faceva scandalo, con doti di carattere e un carisma spirituale sconcertanti. il lettore moderno puo` accostarla in vari modi. come testimonianza storica e psicologica di una vocazione maturata nella spagna splendida e feroce del cinquecento, quando santi, artisti e conquistatori parevano invasati da una febbre di vitalismo creativo. come un testo letterario realistico e a tratti umoristico. come una confessione spirituale da cui emerge una donna tenera, materna, gentile da un lato, passionale, volitiva e pragmatica dall`altro.

un ambizioso viaggio nella cultura. ma quale cultura, e soprattutto quella di chi? e partendo da questa domanda che donald sassoon, in una monumentale analisi comparativa delle opere che hanno costruito l`immaginario europeo degli ultimi secoli, smantella la tradizionale distinzione tra cultura alta e bassa. con l`occhio penetrante dello storico ne ripercorre lo sviluppo: da un mondo quasi analfabeta, disseminato di blocchi di conoscenza isolati da comunicazioni imperfette, fino a un presente interconnesso in cui un sapere fluido e` accessibile a tutti. in particolare negli ultimi anni abbiamo assistito a un`esplosione dei consumi e la cultura si e` rideclinata "come impresa e come professione": produce e distribuisce i propri artefatti su un mercato di massa, che si tratti di carta stampata, radio, cinema, televisione, fino alle piu` recenti tecnologie digitali. partendo da questa concezione allargata e moderna di un concetto antico, sassoon analizza i pezzi piu` amati del repertorio culturale dell`intera europa, spaziando con naturalezza dal romanzo storico di walter scott alle strisce comiche di asterix, dalle opere di verdi ai brani pop scaricabili da internet, da quo vadis? a harry potter, da godard a dallas. perche` la cultura vive e si evolve nutrendosi di se stessa, in un continuo trasformarsi che conosce si` improvvisi scarti di gusto, ideologia, morale, ma in fondo oscilla continuamente tra la citazione e la dissacrazione.


tartufo ha saputo conquistare, con la sua falsita`, orgon e madame pernelle, sua madre. elmire, moglie di orgon, ne ha invece riconosciuto l`ipocrisia cosi` come il figlio damis che viene addirittura cacciato di casa quando rivela che tartufo ha cercato di sedurre elmire. orgon vorrebbe invece dargli in moglie la figlia e gli fa donazione dei suoi beni. infine elmire convince il marito ad assistere, non visto, ad un suo colloquio con tartufo in cui lei fingera` di corrispondere alla sua passione. orgon scoprira` cosi` la vera natura del suo protetto. scoperto, tartufo cerca di impadronirsi dei beni di orgon, riconosciuto dalla giustizia, da cui era ricercato da tempo, viene arrestato.
















prima o poi nella vita succede a tutti: di fronte a una decisione che ci sembra impossibile da prendere, all`improvviso, quasi miracolosamente, ogni tassello trova il suo posto. la soluzione e` semplice e soprattutto e` sempre stata li`, a portata di mano. ma cos`e` questa illuminazione? come arriviamo alla scelta che con il senno di poi ci pare l`unica giusta, l`unica possibile, l`opzione che, se ignorata, tornera` a tormentarci a lungo? per hannah monyer e martin gessmann la risposta e` semplice: grazie alla memoria. partendo da due punti di vista completamente diversi - quello della neurobiologia e quello della filosofia - i due autori ripensano in modo anticonvenzionale la struttura della memoria, che non esiste per nascondere il vissuto dentro i suoi "cassetti", ma per rielaborarlo costantemente. le informazioni rilevanti possono cosi` sovrascrivere quello che c`era in principio. questa prospettiva rivoluzionaria ci offre una nuova comprensione del "lavoro" quotidiano del ricordare e, soprattutto, del dimenticare: tracciare la strada verso il futuro. "l`uomo non ha a disposizione altre facolta` in grado di gestire un compito cosi` complesso e delicato."









ne ha fatta di strada brian johnson, dal coro della chiesa di un villaggio di minatori ai palchi di tutto il mondo. da ragazzino viene fulminato dalla visione di little richard in tv e prende subito una decisione: la musica sara` la sua vita. cresciuto in una famiglia dai legami tanto forti quanto difficili, brian divide la sua giovinezza tra il lavoro in fabbrica, una folle parentesi da paracadutista, e una lunga serie di band locali piu` o meno improvvisate, fino a quando nel 1980, per puro caso, si trova a essere l`uomo giusto nel posto giusto: il cantante degli ac/dc muore prematuramente e brian prende il suo posto, sfornando back in black, un disco da 50 milioni di copie che conquista le classifiche di mezzo mondo. questo memoir, pero`, non si apre con un successo, ma con un momento di paura in cui sembrava tutto perduto: e` una sera di settembre del 2015 e brian avverte un dolore all`orecchio. quel fastidio apparentemente innocuo e` solo il primo sintomo di un problema all`udito cosi` grave da costringerlo a lasciare la band e dire addio alla musica. un momento di buio che spinge brian a rievocare le storie della sua infanzia, le prime esperienze su palchi scalcinati, un matrimonio affrettato, una vacanza italiana che per poco non fini` in tragedia e molto altro. grazie a delle cure sperimentali, brian johnson e` tornato a cantare con gli ac/dc e nel 2020 ha registrato il diciassettesimo album della band, power up, un successo di pubblico e critica. oggi, in questa spassosa, appassionata e incoraggiante confessione a cuore aperto, johnson si racconta senza risparmio, in pagine piene di grinta. come la sua voce.



paleolitico, mesolitico, neolitico: periodi cosi` lontani nel tempo che molti di noi fanno fatica a dar loro la giusta collocazione. immaginare come fosse allora la vita e` quasi impossibile. possiamo dire, pero`, che i nostri antenati preistorici ci sono del tutto estranei? lo scrittore juan jose` millas e` convinto del contrario. ecco perche` ha chiesto a juan luis arsuaga, paleontologo tra i piu` brillanti della sua generazione, di accompagnarlo alla scoperta delle nostre radici. capire come si e` sviluppata la nostra specie, spiegarne le origini e comprenderne l`evoluzione: e` da questi obiettivi che nasce l`incontro tra due menti curiose e acutissime. conoscenza scientifica, abilita` divulgativa, grande inventiva letteraria e una buona dose di ironia si mescolano cosi` in un volume unico, frutto di mesi di dialogo attraverso luoghi della nostra quotidianita` e siti straordinari in cui sono ancora visibili le tracce della preistoria dell`uomo. millas, che fin da piccolo si e` autodefinito un neanderthal (

le americhe sono un continente e un mito. una narrazione leggendaria, qualcosa che trascende la realta` storica e geografica. attraverso i secoli, pero` non hanno subito solo il saccheggio dell`oro e dell`argento, del rame e del petrolio, hanno sofferto anche l`usurpazione della memoria. eduardo galeano, scrittore di montevideo, ha ridato vita a questa memoria preziosa, costruendo un monumento in forma di parole dedicato soprattutto all`america latina dove le leggende intersecano i canti popolari e le memorie, le relazioni dei governatori e le credenze dei popoli piu` antichi. questo volume, "memoria del fuoco. le origini", ripercorre l`inizio della sua avventura, dalle antiche leggende indie che precedono la scoperta del 1492, fino alla morte di carlo ii, estremo erede della dinastia degli asburgo. un affresco immaginifico, una scrittura che attraversa i confini e li confonde superando ogni tentativo di definizione.