di francesca, morta inspiegabilmente suicida la sera di venerdi` santo del 1961, ermanno rea tenta di ricostruire l`identita` e la storia attraverso un libro che, come dice l`autore, e` forse un libro di fantascienza, oppure semplicemente un giallo, un giallo esistenziale, perche` indaga su un suicidio apparentemente senza ragione. o forse e` piuttosto un libro di viaggio in forma di diario: un viaggio nel passato scandito dalla forma diaristica della scrittura, che mescola passato e presente, testimonianza e congettura, memoria e cronaca, in cui nulla e` inventato. nel tentativo di dare spiegazione a questa misteriosa morte, rea torna nella sua citta` e apre uno squarcio sugli anni del dopoguerra a napoli tra politica, ideali e sentimenti.
di qualcuno che e` capace, buono o onesto, si dice che e` una brava persona. applaudendo un artista o gratificando un figlio per un buon voto esclamiamo bravo! come mai allora una bravata o una notte brava non sono imprese di cui andar fieri? e come mai i bravi evocati nei promessi sposi tutto erano meno che bravi? lo, sapremo ripercorrendo, come fa questa divertente mappa, l`alterna storia del termine: dalle origini alla sua diffusione internazionale, una piccola parola testimone di tante qualita`, buone e cattive, degli italiani.