
una raccolta di testi, saggi, discorsi, pensieri dedicati all`arte, risalenti agli anni 1920-30, composti da vale`ry, in occasione di conferenze, presentazioni di cataloghi, prefazioni. nella concezione di vale`ry il concetto di "arte" e` molto piu` ampio di quello tradizionale, comprendendo non solo pitura, scultura, architettura, ma anche le arti tipografiche, la danza, il ricamo, la dizione poetica, ecc. tra i temi e gli artisti trattati: veronese, carot, manet, degas, le poesie cinesi, il problema del museo, ecc.

lo studio dei sistemi complessi in biologia e in fisica ha individuato proprieta` comuni a sistemi molto diversi tra loro. si ipotizza addirittura l`esistenza di vere e proprie "leggi della complessita`" universali. ma quali sono queste leggi? stiamo forse per svelare il segreto ultimo di tutti i processi evolutivi? niles eldredge offre a queste domande una risposta inedita, mostrando come nei processi evolutivi emergano configurazioni ordinate a partire dalle quali l`evoluzione tesse poi le sue trame contingenti e ogni volta uniche.





argomento centrale di questo volume e` il controtransfert, vale a dire l`insieme degli atteggiamenti e sentimenti, consci o inconsci, dell`analista riguardo al suo paziente. secondo l`autore l`analista deve riconoscere con onesta` e umilta` i pensieri, le fantasie e le emozioni, anche i piu` personali, che vengono suscitati in lui dal rapporto con un determinato paziente, come derivanti in massima parte dalla storia di vita del paziente stesso. il volume prende in esame i diversi processi psicodinamici caratteristici dei pazienti borderline, schizoidi, narcisisti o gravemente nevrotici, e ripropone intuizioni teoriche dell`autore quali il concetto di simbiosi e l`immagine del "paziente come terapeuta del suo analista".


docenti di storia moderna in universita` statunitensi, anthony cardoza e goeffrey symcox restituiscono in questo volume l`immagine di torino attraverso i secoli. della citta` sono ricostruite le vicende del tessuto sociale, delle strutture politiche ed economiche e i salienti episodi culturali. si e` voluto offrire un racconto cronologico che privilegia l`agilita` argomentativa e la scorrevolezza. il libro esce in concomitanza con le olimpiadi invernali 2006.




i gap, componente esigua ma rilevante del movimento di resistenza, occupano un posto marginale nella memoria collettiva e nella storiografia resistenziale. due ragioni spiegano tale marginalita`: da un lato i gap combattono secondo le modalita` classiche del terrorismo, cioe` con uccisioni mirate di singoli individui e con attentati dinamitardi; dall`altro sono organizzati e diretti dal partito comunista, e dunque restano, durante e dopo la resistenza, connotati politicamente in modo molto piu` marcato delle altre formazioni partigiane. quella dei gap viene dunque in prevalenza percepita come "un`altra storia", su cui si sono esercitati anatemi con piu` virulenza che sulla resistenza in generale. nell`immaginario collettivo, alcuni dei piu` intricati nodi politici ed etici della lotta resistenziale messi in evidenza dalla pratica del terrorismo urbano continuano, ancor oggi, ad essere schiacciati tra deprecazioni calunniose e acritiche esaltazioni, che prescindono da una reale conoscenza dei fatti. in questo libro, origini, sviluppo, difficolta`, successi e fallimenti dei gap vengono analizzati nell`unico contesto che li rende comprensibili, nella storia della resistenza. le condizioni esistenziali e materiali nelle quali i gap agiscono, le risorse di cui dispongono, la difficile decisione di uccidere a sangue freddo, e i diversi modi in cui si pongono il problema delle rappresaglie, della tortura, della morte, escono dal mito e dalla demonizzazione liquidatoria.









