


adelphoe, i fratelli. e di fratelli, in questa che e` l`ultima delle commedie di terenzio, rappresentata verso il 160 a.c., ce ne sono ben quattro, divisi in coppie simmetriche: la generazione anziana e quella giovane. dei giovani, ctesifone e` stato allevato in campagna, con metodi all`antica, dal padre demea, mentre eschino e` cresciuto in citta` sotto la guida indulgente e comprensiva dello zio micione. tema portante della commedia e` proprio il confronto tra i due differenti modelli di educazione e di vita. e se gli intrighi amorosi dei giovani mostreranno che la severita` non da` frutti migliori della dolcezza, il matrimonio finale del tranquillo micione sembra adombrare l`assoluta relativita` di ogni sistema di valori. l`introduzione di dario del corno arricchisce la lettura del testo illustrando gli aspetti strutturali e stilistici del teatro terenziano.


pubblicato per la prima volta nel 1977, il romanzo ha per protagonista la figura granitica, ingombrante, di un padre, il vecchio tirannico e orgoglioso primo scalpellino d`america, almeno questo crede di essere. un immigrato di prima generazione, nick molise, nel quale, come nel gruppo di suoi compaesani, fante racchiude il ritratto piu` nitido della prima generazione italoamericana. un mondo di uomini di testarda virilita`, guardati con inorridita inquietudine dagli americani persuasi che gli italiani fossero creature di sangue africano, che tutti girassero con il coltello e che la nazione fosse ormai preda della mafia. introduzione di vinicio capossela.





questa antologia di ghiorgos seferis presenta al pubblico italiano la piu` completa raccolta del premio nobel (nel 1963) e uno dei maggiori poeti del novecento greco. scrive nicola gardini nell`introduzione: "nicola crocetti, impegnato doppiamente come traduttore ed editore, qui sembra proprio voler ottemperare a una necessita` non piu rimandabile [...]. nell`abbondante selezione che qui si presenta, estesa sull`arco di oltre un quarantennio [...] trovi la rima e la strofa chiusa, il frammento, il poe`me en prose, il verso lungo, l`haiku, la pagina di diario, la poesia storica alla kavafis, l`immaginazione alla breton, la poesia e le cronache d`eta` bizantina o l`esempio dei poeti cretesi, la desolazione alla eliot o anche alla montale...".

nel 1961 la scena letteraria fu scossa da un romanzo molto diverso da tutti quelli che negli stessi anni venivano letti, discussi e acclamati. era la possente saga di mr biswas, nato in una capanna di trinidad, involontario responsabile della morte del padre, e da allora destinato a spendere la vita in cerca di una casa diversa da quelle in cui via via si consuma la sua dannazione. epica resa dei conti col viluppo di sentimenti che lega ciascuno alle proprie origini, commedia nera, satira di un mondo meticcio che ci restituisce, rovesciata, l`immagine dell`occidente, questo romanzo popolare fu la rivelazione di un universo di suoni, odori e voci che rimane un puro incanto esplorare.

nell`immaginaria cittadina americana di midland city si deve svolgere un festival della letteratura e delle arti ed e` qui che si incontrano kilgore trout, sconosciuto, anziano e spiantato scrittore di fantascienza e dwayne hoover, ricco rivenditore di auto pontiac usate, ossessionato dai romanzi dell`altro. dwayne impazzisce per la lettura di un libro che lo porta a credere di essere l`unica creatura dotata di libero arbitrio in un mondo di robot. la storia si svolge nell`attesa dell`incontro tra i due, e li segue nelle vicende che li porteranno a ritrovarsi nel bar dell`holiday inn di midland city. intorno a loro si muovono una nutrita schiera di bizzarri uomini e donne della provincia americana la cui triste esistenza viene raccontata con crudo realismo, dando vita a una feroce satira che prende di mira l`intero "sistema" a stelle e strisce.
i piu` bei panorami della ville lumie`re in fotografie che si aprono fino a due metri di lunghezza.

