![Questua_Quanto_Costa_La_Chiesa_Agli_Italiani_-Maltese_Curzio](cops/big/9788807171499g.jpg?tit=Questua_Quanto_Costa_La_Chiesa_Agli_Italiani_-Maltese_Curzio&r=42)
un miliardo di euro dai versamenti dell`otto per mille. 650 milioni per gli stipendi degli insegnanti di religione. 700 milioni per le convenzioni su scuola e sanita`. 250 milioni per il finanziamento dei grandi eventi. una cifra enorme passa ogni anno dal bilancio dello stato italiano e degli enti locali alle casse della chiesa cattolica. a cui bisognerebbe aggiungere almeno il cumulo di vantaggi fiscali concessi al vaticano e oggi al centro di un`inchiesta dell`unione europea: il mancato incasso dell`lci, l`esenzione da irap, ires e altre imposte, l`elusione consentita per le attivita` turistiche e commerciali. per un totale di circa 4 miliardi di euro, piu` o meno mezza finanziaria, l`equivalente di un ponte sullo stretto o di un mose all`anno. una somma (e` la stessa conferenza episcopale italiana a dichiararlo) che solo per un quinto viene destinata a interventi di carita` e di assistenza sociale.
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grazie al web siamo sempre piu` spesso immersi in una rete globale di informazioni, relazioni e conoscenze in cui i protagonisti della comunicazione, coloro che "producono" i contenuti, non sono solo le aziende o gli sviluppatori, ma siamo noi, gli utenti. il volume presenta il complesso e variegato insieme di strumenti e servizi che siamo abituati a racchiudere sotto l`etichetta di "web 2.0". gli autori ci aiutano a mettere ordine tra social network, blog e wiki, ricerca online e file sharing, facebook e twitter, skype e google; tecnologie che fanno ormai parte del nostro vissuto quotidiano, anche se spesso non ne conosciamo le reali potenzialita` e le utilizziamo senza conoscerne regole, opportunita` e rischi. l`obiettivo e` quello di fornire una mappa dei concetti di fondo e delle logiche che animano gli strumenti del web 2.0, secondo tre grandi categorie d`uso: la comunicazione, la collaborazione e la ricerca di informazioni, e offrire una guida pratica al loro utilizzo, con particolare enfasi sugli aspetti relativi alla sfera professionale.
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"a partire dagli anni ottanta l`unico perno della nostra civilta` e` diventato l`individuo e la sua ricerca di illimitata liberta` e di crescente appagamento materiale. il covid-19 e la guerra in ucraina ci obbligano a un repentino cambiamento di prospettiva. ma i segnali di fragilita` etica dell`occidente erano gia` visibili da molti anni: la confusione tra desideri e diritti; la politica ridotta a mutevole stile di consumo; la cancellazione della storia e dunque dell`identita`; l`assenza di moderazione in tanti campi dell`agire pubblico e privato; il rifiuto dei valori della competenza, dell`autorita` e dell`educazione formale; la difficolta` ad accettare le categorie morali di obbligo, dovere e gerarchia. si e` diffusa una cultura che nega il valore del limite. abbiamo bisogno di ristabilire dei limiti, anche per essere felici come individui."