

pubblicato nel 1880, "washington square" appartiene alla prima stagione della narrativa jamesiana. e la storia di un matrimonio: lungamente sognato dalla protagonista, catherine, ricca ereditiera ma donna ingenua e insicura; ardentemente desiderato dal suo pretendente, il cinico e arrivista morris townsend; fermamente osteggiato dal padre di lei, l`illustre e vedovo dottor sloper, deciso a proteggere l`innocenza della figlia anche a costo di condannarla alla solitudine. l`altra figura fondamentale del romanzo e` il denaro. la scoperta che e` solo il miraggio della ricchezza a muovere il suo corteggiatore incrina il candido sogno coniugale di catherine, che si trova di fronte a una scelta lacerante: quella tra il desiderio di felicita` e la sottomissione al tirannico affetto paterno. ma nell`universo puritano di james il dilemma ha un solo possibile sbocco e alla protagonista non resta che rassegnarsi a un precoce sfiorimento. perche`, come scrive james nel finale a proposito di catherine, .







nel 1964, un anno dopo la pubblicazione della "cognizione del dolore", ecco apparire "i luigi di francia", in cui gadda sembra distrarsi in un beato cammino all`indietro, lungo le pagine dei memorialisti, fino ai secoli fausti della monarchia francese. con modernissima ironia demoniaca e con il suo implacabile colpo d`occhio, lo scrittore segue e giudica le regolarita` e le irregolarita` delle passioni di re e popolani, borghesi e marchesi. spensieratezza? no. bastano poche righe ed ecco, tra un brivido e una risata, il gadda di sempre che, con amore ma senza riguardi, si aggira tra le figure di una storia libresca, immobile, facendo talora il verso agli antichi cronisti, talora aggiungendo - ma quasi distrattamente - quella parola, quell`osservazione che subito rigettano nel caos della storia, nel suo straziante enigma, nella sua grottesca vanita`.