


uno scritto polemico sulla riforma moratti, colpevole, secondo l`autore, di aver diminuito i fondi per la ricerca, aumentato il precariato e gettato la didattica nel caos, senza mai pestare i piedi alle baronie dell`universita` piu` gerontocratica dell`occidente. un libro che, oltre ad avanzare proposte alternative, intende lanciare una discussione ampia e articolata e non soltanto interna al mondo universitario.



L'avaro Euclione ha trovato una pentola piena di monete d'oro ed è terrorizzato che gli venga rubata. Il suo vicino di casa, il ricco Megadoro, gli chiede in moglie la figlia Fedria e Euclione acconsente non sapendo che la ragazza, violata durante le feste di Cerere, sta per avere un bambino. Lo sconosciuto padre è Liconice, nipote di Megadoro che confessa a Euclione la sua colpa e chiede in moglie Fedria. Il servo di Liconide, Strobile, ha trovato la pentola piena di monete d'oro, ma è disposto a darla al suo padrone in cambio della libertà.













"lo stato ebraico" di theodor herzl, edito nel 1896 a vienna, e` il manifesto programmatico del movimento sionista. scritto come risposta all`antisemitismo crescente della seconda meta` del secolo scorso, ha rappresentato il "testo sacro" a cui si sono richiamati gli ebrei di tutto il mondo che, rispondendo all`appello di herzl, hanno cercato di costruire nella terra dei padri una patria per loro e per i propri figli. prefazione di gad lerner.

vincenzo bellini, una figura complessa, sfuggente. visse solo trentaquattro anni, ma nella sua breve esistenza compose opere destinate a lasciare un segno nella storia della musica e del teatro. i biografi ne descrissero la vita come un susseguirsi di trionfi e disillusioni, abbellendola di particolari sentimentali e romanzeschi e dipingendolo come un genio dall`aspetto angelico, tanto ispirato quanto poco padrone della tecnica musicale; altri enfatizzarono al contrario il lato meno affabile del suo carattere - l`insofferenza riservata ai colleghi, il cinismo nel rapporto con le donne -, finendo per diffonderne un`immagine assai lontana dalla realta` storica. fabrizio della seta racconta oggi la vita di bellini sfrondandola di ogni elemento mitologico e conduce il lettore a conoscere la figura reale del musicista e del drammaturgo, dalla prima formazione ricevuta in famiglia a catania al perfezionamento degli studi nel conservatorio di napoli, dal saggio scolastico di esordio ai primi successi milanesi fino alla consacrazione internazionale dei capolavori: la sonnambula, norma e i puritani. mettendo a frutto la documentazione raccolta in centocinquant`anni di studi e aprendosi alle prospettive critiche piu` aggiornate, questo libro - il primo a esaminare approfonditamente l`intera produzione di bellini - ci porta a fare esperienza diretta del mondo in cui visse e dei suoi rapporti con librettisti, cantanti e impresari, delle sue idee artistiche e dell`ossessiva ricerca della perfezione, testimoniata dalle correzioni e dai ritocchi disseminati nei libretti e nelle partiture. "bellini" ci rivela le molte sfaccettature di un protagonista della cultura dell`ottocento: un compositore dotato di una straordinaria facolta` di immaginare melodie memorabili, sempre al servizio di una visione drammatica perseguita con ferrea coerenza. un`occasione per scoprire o approfondire la personalita` e le opere di un musicista animato dal sacro fuoco del teatro.

un sicario prezzolato e un buffone di corte, vittima di una maledizione, avanzano nella notte, confabulando attorno a un omicidio e a una vendetta che si ritorcera` contro chi l`ha voluta. una principessa tenuta in schiavitu` sceglie di morire sepolta viva pur di non abbandonare il suo amato, condannato a morte da un potere feroce. una cortigiana incontra l`amore, si sacrifica rinunciandovi e muore di tisi, trasfigurandosi in un angelo. vicende, personaggi e luoghi resi immortali dalla musica di un compositore che, ancora bambino, vide un fulmine colpire la chiesa del prete contro cui aveva imprecato per un torto subito e che, anche per quell`episodio, pose il tema della forza del destino al centro del suo teatro. il suo nome era giuseppe verdi. paolo gallarati ci conduce alla scoperta della vita e delle opere di verdi, intrecciando per la prima volta l`una con le altre, indissolubilmente. la sua e` una narrazione assieme biografica e storica, che segue l`evoluzione del compositore da giovane talento a grande maestro, alternandola a letture attente e avvincenti di ogni sua opera, atto per atto, scena per scena. da nabucco a macbeth, da rigoletto alla traviata fino ad aida e agli ultimi lavori di ispirazione shakespeariana, gallarati ricostruisce il percorso profondamente innovativo di un genio che, nel rifiuto di ogni convenzione, nella ricerca stilistica e teatrale ha sempre seguito unicamente la propria ispirazione. verdi e` un libro dalla doppia anima, scritto per chi vuole avvicinarsi all`opera di uno dei piu` grandi musicisti di tutti i tempi come per chi sente il bisogno di approfondire la propria conoscenza insieme a un musicologo quale gallarati. un volume dalle cui pagine emerge luminosa la grandezza di un personaggio unico, ispirato, nell`arte e nella quotidianita`, da un lucido realismo.

quello che avete davanti non e` un libro come gli altri. e un edificio, composto di ingressi, piani, stanze, cortili e uscite. e una mappa per muoversi al suo interno. e un museo, tra le cui sale viene mostrato un nuovo approccio alla costruzione delle storie. leggerlo significa spostarsi come in una visita guidata, immergersi tra visioni e architetture, racconti e progetti, scoprire un punto di vista inedito da cui guardare alle narrazioni che danno forma e respiro alla nostra vita. il grande museo vivente dell`immaginazione esplora i legami inattesi tra letteratura e architettura, fantasia e costruzione. a partire dall`osservazione di forme e strutture del passato - dalle capanne di paglia al partenone, dalle case in pietra al guggenheim di new york -, matteo pericoli ci conduce tra le opere di italo calvino e annie ernaux, beppe fenoglio e william faulkner, elena ferrante e jun`ichir? tanizaki per analizzarle come se fossero anch`esse edifici dotati di soffitto e scantinato, fondamenta e finestre, tetti e rampe di scale: le notti bianche dopotutto non potrebbe essere un grattacielo inclinato? e l`amica geniale due palazzi che si sostengono e respingono a vicenda? grazie all`esperienza fatta in scuole di scrittura e universita` con il suo laboratorio di architettura letteraria, pericoli ci invita a ripensare il nostro ruolo di autori e lettori, ad abitare la scrittura in senso proprio, a permettere alla nostra immaginazione di strutturarsi, crescere e arricchirsi. perche` le storie non sono strade da percorrere: sono case in cui si puo` entrare, sostare, curiosare e da cui si esce sempre cambiati.




Bulzoni Editore, 1974, IT. Il libro raccoglie vari scritti con l'intento di tracciare delle linee di studio e proporre metodi di indagine su campi non risolti attraverso gli strumenti classici della critica cinematografica e della storia del film.