

il professor palimpsestus, un giornalista tedesco tutto impregnato di ricordi letterari, e il suo segretario dottor dapertutto, un giocherellone che ne sa una piu` del diavolo, scendono in italia nell`aprile 1994 per capire perche` gli intellettuali italiani hanno perso la bussola. e` dapertutto che racconta il viaggio in una serie di lettere. la coppia ha incontri in luoghi periferici e improbabili con tipi come il giornalista, il consigliere del principe, l`architetto rampante, l`economista di esperienza internazionale, il poeta tenero e speranzoso, il grande critico in lutto, il sociologo modernizzante, il philosophe parigino importato, lo storico del cinema, e via via tutti gli altri, fino all`oggetto degli amori di tutti loro: umberta cazzimberti.

cittadino esemplare o eroe dell`intelletto, rappresentante della tradizione o guida in mezzo alle nuove inquietudini spirituali: i modi in cui si presenta l`intellettuale antico sono caratterizzati da una varieta` di volti e sfaccettature che trovano esatta corrispondenza nella molteplicita` dei ruoli che di volta in volta egli e` chiamato a svolgere. in un percorso che parte dall`atene di eta` classica per approdare alle grandi trasformazioni occorse nella tarda antichita`, paul zanker interroga le effigi di omero e di menandro, di cicerone e di marco aurelio (ma anche di cameade o di cristo), trattandole a tutti gli effetti alla stregua di fonti storiche: non, quindi, come riproduzioni "fotografiche" atte a soddisfare la curiosita` di vedere quale fosse la fisionomia dei grandi personaggi del passato, ma come visualizzazioni di valori e di ideali diffusi, testimonianze dell`evolversi del concetto di "cultura" a seconda delle epoche e dei contesti sociali.


l`astuzia compiaciuta di alberto moravia e la bellezza dirompente di claudia cardinale. da una parte le parole, la provocazione sempre in agguato, attraverso il linguaggio, dall`altra la semplicita` di una donna consapevole di piacere agli uomini. e questa l`atmosfera che si crea in un`intervista del 1962 che lo scrittore de "gli indifferenti" rivolge all`attrice italiana. una dimensione di sogno che il tempo non riesce a intaccare, una sfida tra intelletto e passione che non ha vincitori. lo scrittore scava nell`intimita` della diva, scalfisce l`immagine pubblica per toccare le corde del sentimento, le aspirazioni, le stagioni di una vita fatte di tante soddisfazioni oltre l`apparenza, ma anche oltre l`incanto del cinema.



cristina campo che amava dire di se` "scrisse poco, e vorrebbe aver scritto ancor meno", cosi` poco in realta` non scrisse. i saggi qui raccolti trattano gli argomenti piu` svariati: le arti figurative, la liturgia, la filosofia della religione, i tappeti persiani e i riti tibetani, le ville fiorentine e la chirurgia francese e, soprattutto, la letteratura. fra gli autori recensiti o annotati, alcuni dei suoi piu` amati: borges, d`annunzio, capote, cechov, williams, shakespeare. nonche` alcune poetesse e scrittrici di ogni epoca: katherine mansfield, virginia wolf, djuna barnes, ce`cile bruye`re, simone weil.