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un sogno. una figura femminile cerea e smunta, vestita di una tunica nera, attraversa una piazza di milano trainando un carretto vuoto; le vie della citta` si svuotano mentre tutti corrono ai ripari. l`incubo diventa attualita` e storia al tempo stesso: e` la primavera del 2020, la pandemia sta soffocando il mondo. che questo sia l`ennesimo ultimo atto della tormentata esistenza del nostro paese? forse il novecento non e` ancora concluso; non per l`italia. l`emergenza sanitaria compromette ogni tentativo di sciogliere i nodi del passato e diventare un paese moderno: stragi senza colpevoli, scandali politici, criminalita` organizzata, propaganda nazionalista e propaganda populista. la nostra storia piu` recente non e` che il residuo di lacerazioni non sanate e contraddizioni irrisolte. bisogna dunque ancora una volta guardare al passato per comprendere questo nostro tempo: la guerra partigiana, la ricostruzione, la trasformazione della campagna, i protagonisti del boom economico, le rivolte operaie; e poi la strage di piazza fontana e la fine dell`anarchico pino pinelli, entrato vivo e uscito morto dalla questura di milano, la bomba alla stazione di bologna, l`assassinio del generale carlo alberto dalla chiesa, il maxiprocesso di palermo e la strage di capaci, l`ascesa imprenditoriale e politica di silvio berlusconi. il contagio di oggi sembra la coda della cometa tossica del passato, e ancora una volta ci troviamo a chiederci se riusciremo a