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lei. sedici anni. non ha ancora trovato il grande amore, ma crede al principe azzurro, crede nell`amicizia e scava sempre nel profondo delle persone perche`, dice, c`e` del buono in tutti. lui. un duro. uno che ha una lista di ragazze con cui ha sempre chiuso il rapporto prima che prendesse forma. in realta` si porta dentro il peso di un trauma non risolto. risentimenti. l`amica. come una sorella. una con cui dividere a meta` un piatto di pasta, ma anche la decisione di cambiare scuola. come tutto. come sempre. finora. un romanzo a tre voci. ognuna un mondo a se` . stessa classe: le vite si intrecciano, nascono amicizie, amori... il libero fluire dei pensieri accompagna l`azione narrativa e i dialoghi. ogni incontro, ogni avvenimento e` una scoperta, un`occasione per approfondire la conoscenza di se` e degli altri. uno squarcio sull`educazione sentimentale dei giovani di oggi: le loro storie, le loro paure, delusioni, attese. esiste una ricetta della felicita`? chiedetelo a laura: lei lo sa.

in mezzo secolo di rapporti internazionali e` davvero successo di tutto: tensioni e contrasti, cadute e ascese, crolli di muri e di ideologie, ritorni di fondamentalismi e di integralismi. una lunga sequenza di problemi e di tragedie, di speranze e delusioni, ma anche di retorica e disinformazione riguardo a uomini, idee, eventi che hanno toccato o toccano, direttamente o indirettamente tutti noi, in una dimensione via via piu` globale. con questo libro sergio romano intende porre ordine alla materia dei rapporti internazionali e tracciarne le linee evolutive e le prospettive future.

all`occhio dello psicologo l`attesa di un figlio appare un`occasione di crescita e di maturazione psicologica per entrambi i genitori, come e` molto evidente oggi anche ai profani. nelle nuove generazioni e` presente una concezione della vita di coppia diversa da quella tradizionale, con una sempre maggiore responsabilizzazione dei padri nel vivere la gravidanza della donna e la nascita di un figlio. e` sempre piu` frequente che il padre assista di persona al parto. e` una questione dibattuta, tra antropologia e psicologia, se esista, o sia mai esistito, un "istinto paterno". per la donna, la maternita`, al di la` degli eventi biologici gravidanza-parto-allattamento, e` una fondamentale esperienza psicologica.

il territorio delle discipline dell`architettura e la riflessione a esse connesse si e` modificato e differenziato nel tempo, si sono trasformate le relazioni con la societa`, le condizioni tecniche del fare, le procedure e il ruolo stesso dell`architetto. i confini tra le diverse arti si sono fatti incerti e l`identita` e i compiti dell`architettura si sono confusi. tale confusione e` stata vissuta da molti come una liberazione di forze creative; ma troppo facilmente si e` fatto a meno di ogni distanza critica dalla realta` e anche di ogni fondamento del proprio fare. tutto cio` ha determinato lo spostamento dell`architettura verso l`indistinta nuova disciplina dell`estetizzazione diffusa del mondo, facendo abusivamente coincidere le nozioni di arte e comunicazione e proponendo i mezzi stessi come fini: smarrendo, cioe`, la necessita` del senso, di cio` che solo ciascuna delle arti puo` dire. questo libro ricerca le ragioni e le conseguenze di una confusione interdisciplinare che sottrae l`avventura dell`architettura alle proprie responsabilita`.

nell`opera di fanon, e in particolare in questo suo libro, si e` realizzata la presa di coscienza del significato universale della rivoluzione dei popoli coloniali e dell`avvento del "terzo mondo" come protagonista della nuova storia. anche se il libro getta le sue radici nella rivoluzione algerina, e si alimenta della sua straordinaria esperienza, esso trascende di gran lunga l`ambito di una particolare nazione, per studiare l`intero processo su un piano internazionale, che tende a dare alla storia un`universalita` effettiva e a fare dell`umanita` intera il suo soggetto consapevole. la prefazione e` di jean-paul sartre.

il surriscaldamento del clima, lo stupefacente livellamento - favorito dalla globalizzazione - degli stili di vita di un numero crescente di persone e la brusca impennata demografica degli ultimi decenni hanno trasformato la terra in un pianeta "caldo, piatto e affollato", alterando pericolosamente gli attuali equilibri naturali, sociali ed economici. fra pochi anni, gli effetti del dissennato sfruttamento delle risorse e della produzione di quantita` sempre maggiori di gas serra e altre sostanze inquinanti si mostreranno in tutta la loro drammaticita`. ma e` ancora possibile fare qualcosa per scongiurare la catastrofe? e se si`, che cosa? e a questa domanda che thomas l. friedman, si propone di rispondere, accantonando le argomentazioni della retorica ambientalista e affondando impietosamente lo sguardo nelle molte negligenze - volontarie o involontarie - che hanno portato alla situazione attuale. il primo passo da compiere per evitare la massiccia estinzione di specie vegetali e animali - con enormi ripercussioni anche sulla vita dell`uomo - e`, a suo avviso, l`elaborazione e la rigorosa applicazione di una strategia sistemica in cui l`interazione delle scelte operative indispensabili crei i presupposti di una rivoluzione "verde" globale del modo di produrre e di vivere, che puo` costituire il volano per una crescita economica impetuosa.

la rabbia infantile cela il piu` delle volte una situazione di conflitto e di sofferenza psicologica. quando un genitore si trova di fronte a tali manifestazioni spesso si sente in un tunnel: vede che il piccolo sta male ma non riesce a individuare i reali motivi che si nascondono dietro al disagio e all`angoscia del proprio figlio. la rabbia del bambino e spesso uno strumento per esprimere e comunicare altro, dolore, impotenza, paura dell`abbandono. emozioni e sensazioni che, se fossero trasmesse con altri canali, potrebbero gettare un ponte tra bambini e adulti. le favole raccontate nel volume, scaturite da storie reali, offrono importanti spunti per aiutare a comprendere meglio "il bambino arrabbiato", favorendo lo scioglimento di quei nodi che gli impediscono di crescere in armonia con se stesso e con il mondo che lo circonda.

quando, il 10 agosto 1914, le campane suonano a martello annunciando la mobilitazione, nemmeno il mite, smarrito anthime riesce a sottrarsi all`esultanza generale, alle discussioni febbrili, alle risate senza fine sovrastate da inni e fanfare. e poi - lo dice anche charles con la consueta sicumera - e` questione di quindici giorni al piu`, sara` una guerra lampo. un ultimo, antinomico sguardo d`addio alla deliziosa bianche - la giovane che ama ma che charles ha ovviamente conquistato per primo - e, insieme a lui e agli inseparabili padioleau, bossis e arcenel, eccolo partire da nantes alla volta dell`ignoto. ignoto che rimarra` tale per tutti i cinquecento giorni che passera` al fronte, perche` per anthime la guerra non puo` che essere un evento tenebroso e indecifrabile: anche quando si lancia curvo e goffo contro il nemico, preceduto dalla lama della baionetta che fora l`aria gelida, anche quando apprende della morte di charles, abbattuto insieme al farman f 37 sul quale compiva un volo di ricognizione, anche quando vede bossis inchiodato a un puntello di galleria, anche quando si vomita addosso di paura e di disgusto - anche quando una scheggia di granata, simile a una levigata ascia neolitica, punta su di lui come per regolare una questione personale. d`ora innanzi, la sua vita minuscola sara` diversa - inaspettatamente, sorprendentemente diversa.

il lessico critico decameroniano indica agli studi decameroniani un nuovo percorso possibile: non la lettura di singole novelle, ma un attraversamento di tutta l`opera mediante alcune voci-chiave, affidate ciascuna a un diverso studioso, cosi` da offrire al pubblico un lemmario significativo.

iniziando dal distacco dal mondo antico del x secolo, l`autore segue il formarsi della citta` in epoca medievale. dal 1350 inizia il momento della stabilizzazione e della rifinitura, il momento delle teorizzazioni. dal 1500 al 1600, con la scoperta e la colonnizzazione di nuove terre, la citta` europea si confronta con altre realta` per giungere nel xvii secolo al formarsi delle citta` come capitali nazionali, sede delle corti. l`impatto dell`industrializzazione infine trasforma radicalmente le citta` europee e arriviamo alle nostre citta`, con i loro problemi sempre piu` scottanti che attendono una soluzione.

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