

nella prima parte vengono illustrate alcune delle posizioni che animarono il dibattito su questo tema. da luciano cafagna a giorgio mori, a luigi de rosa, le piu` autorevoli voci che si schierarono sulle due opposte posizioni rappresentate da romeo e da gerschenkron, rispettivamente assertore e oppositore della tesi secondo cui vi e` stretta complementarieta` fra agricoltura e industria. nella seconda parte si cerca di portare un contributo alla migliore conoscenza dell`agricoltura italiana nei due-tre decenni precedenti la crisi agraria, con particolare riferimento agli studi sulle campagne toscane compiuti nei primi anni ottanta.


elliott e lemert studiano la globalizzazione non da un punto di vista economico e politico, ma da quello degli effetti indotti sulla soggettivita`, sulle relazioni interpersonali, e quindi sull`esistenza sociale. le esigenze del mercato del lavoro contemporaneo hanno reso accettabile l`idea di un progressivo assorbimento della sfera privata della propria vita in quella pubblica della produzione e del consumo, erodendo progressivamente i confini tra interno ed esterno, io e altro, passioni e interessi. e hanno dato vita a nuove forme di interiorita`, di vita emotiva, di intimita`, ma anche a nuovi disagi, sofferenze e patologie. gli autori offrono una vera e propria fenomenologia descrittiva delle nuove trasformazioni identitarie del mondo contemporaneo esemplificate attraverso alcuni casi concreti di nuovo individualismo - particolarmente efficaci e coinvolgenti - legati alle reti di comunicazione su scala globale, al consumismo compulsivo, agli eccessi della chirurgia estetica, alla sessualita` virtuale del web.




