vittorio occorsio, classe 1929, famiglia napoletana, era sostituto procuratore della repubblica a roma. il 21 settembre 1981 e` una data scolpita nella storia della musica italiana: quel giorno franco battiato pubblica il suo undicesimo album, "la voce del padrone". e il piu` pop e al tempo stesso il piu` difficile, infatti che cosa vorra` mai dire ? e un`atmosfera cosi` festosa, i testi quasi incomprensibili ma che rimango- no subito in mente, le musiche coinvolgenti ma spiazzanti, che cosa significano? questo disco non e` meno raffinato dei precedenti, anzi, pero` ha qualcosa che agli altri mancava: una volonta` di comunicazione, di stupire sin dal primo ascolto, e il proposito, quasi folle, di arrivare all`immaginario collettivo pur nella complessita` di riferimenti, giochi di parole, ermetismo. in ogni caso, battiato ci riesce: "la voce del padrone" diventa il disco piu` venduto di sempre in italia (oltre un milione di copie). e oggi e` ancora venerato: appena set- te tracce, mezz`ora di melodie perfette impresse nella me- moria di intere generazioni. per l`eternita`, come capita solo ai capolavori. "segnali di vita", scritto da uno dei massimi esegeti del maestro siciliano, ripercorre la genesi dell`opera: gli antefatti, la creazione di un personaggio scostante e irresistibile, le ragioni di un record cosi` clamoroso, il contesto sociale e musicale nell`italia di quegli anni, la voglia del nostro di non ripetersi mai, il suo desiderio di sbancare le classifiche ma di continuare le sue ricerche senza clamori, lo studio dettagliato del metodo compositivo, delle registrazioni, della copertina, delle singole canzoni, l`impatto sul pubblico. soprattutto su un ragazzino di 13 anni che, grazie a questo album, imparera` ad amare visceralmente la musica e si porra` molte domande su cio` che battiato voleva comunicare e su quanto ci fosse da imparare grazie a lui. fino a rendersi conto che "la voce del padrone" sarebbe diventato il