

"nel corso di trent`anni, il caso e l`amicizia mi hanno condotto a studiare tre figure che gettano le loro luci divergenti sulla piu` oscura crisi dell`individuo che l`europa abbia conosciuto prima di quella che s`impone a noi oggi. laclos si limita a porre il problema. come dinanzi a molte opere del nostro tempo - e non solo letterarie - il lettore delle "liaisons" avrebbe potuto dire: "cosi` non puo` durare". e cio` che risponde goya, facendo della condizione umana l`oggetto di un`accusa fondamentale alla quale si rifiuta di rispondere con una trascendenza; e` cio` che risponde saint-just, facendo appello alla quasi-trascendenza costituita ai suoi occhi dalla nazione."


soldati viaggiava in terza classe, non per fare esperienza o raccogliere materiale, ma per risparmiare. eppure nei grandi scompartimenti pieni d`aria e di luce, dove ogni segreto era impossibile e capitavano mille incontri e mille incidenti, sono nati personaggi e storie di alcuni dei suoi racconti piu` belli. come quelli raccolti ne "l`amico gesuita", l`antico compagno di scuola diventato padre della compagnia di gesu`, che soldati riconosce nello svolazzo della veste, nella letizia contenuta e tranquilla, nella mimica tutta speciale del gesuita contento, che solo chi e` stato in collegio dai preti puo` cogliere. poi gli altri racconti racchiusi in tre quaderni: "quaderno di viaggio" (il poliziotto del sud che lavora a torino, "un uomo anche lui"; il pregiudicato che ritorna a casa dopo una vita di galera...), "quaderno di malato": quattro racconti su medici e medicine che potrebbero essere stati scritti oggi, e "torinesi", narrazioni ambientate nella aristocratica capitale sabauda dove le signore sono felici di parlare ogni tanto in francese e di mangiare la erre. soldati si muove "nello spirito della commedia ma avvistando o sfiorando il tragico".







la grecia del iv secolo a.c. vede maturare e giungere a compimento la crisi profonda avviata nella seconda meta` del secolo precedente, dalla disastrosa guerra del peloponneso. il mosaico delle "poleis" non e` ora piu` in grado di affrontare e risolvere in modo adeguato i problemi di equilibrio della vita politica greca; non e` in grado di opporsi all`irruzione del "barbaro" ma efficiente "stato nazionale" rappresentato dal regno di macedonia. ma sul piano culturale la civilta` greca e` matura per generare quel fatto di portata universale che sara` l`ellenismo. in questo quadro, demostene si pone come il rappresentante dei valori del passato, gli ideali di bellezza, liberta`, democrazia che hanno trovato la loro piu` compiuta espressione nella citta` di atene. questo volume raccoglie le orazioni politiche immerse nel clima di ostilita` e conflittualita` tra atene e il regno di filippo il macedone - le "filippiche" e le "olintiache" - l`orazione "sulla corona" e le orazioni "contro midia" e "contro conone".

















rielaborato e meditato per quasi vent`anni nella quiete della campagna inglese, alla sua pubblicazione, nel 1859, questo capolavoro della letteratura moderna ha cambiato per sempre il nostro modo di vedere il mondo, segnando da allora un "prima" e un "dopo". la teoria della selezione naturale, proposta in queste pagine, e` alla base della moderna biologia evoluzionistica, ma da molti decenni ormai e` entrata a far parte del nostro bagaglio culturale piu` ampio, ben al di la` del suo merito scientifico. e, come per tutti i classici, la sua attualita` non tramonta e continua a stupire. prefazione di luca e francesco cavalli sforza. introduzione di giuseppe montalenti.



un viaggio affascinante in un`epoca tanto simile alla nostra:

in una nuova traduzione, il romanzo che dostoevskij stava scrivendo al momento del suo arresto per mano della polizia zarista. le prime tre parti di